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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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446 CAP. XIV • LITURGIA E SCRITTURA<br />

quale pensa qui la <strong>liturgia</strong>, è la Chiesa e la Gerusalemme celeste.<br />

« <strong>Il</strong> Signore Iddio è il mio aiuto perciò non sono stato confuso, perciò<br />

ho reso la mia faccia come pietra durissima e so che non sarò<br />

confuso. Colui che mi giudica è presso di me. Chi si dichiarerà contro<br />

di me?» (/s 50,7 s). Questo passo la <strong>liturgia</strong> lo legge alla luce<br />

<strong>della</strong> chiara nozione <strong>della</strong> divinità di Cristo e di quello che Egli<br />

stesso disse: « Io do la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me<br />

la toglie ma io la do da me stesso: ho il potere di darla e il potere<br />

di riprenderla. Questo è il comando datomi dal Padre... Io ed il<br />

Padre siamo uno » (Gv 10,17 s 30). E -chiaro che la <strong>liturgia</strong> legge la<br />

profezia di Is 53,1-12 alla luce del testo di S. Paolo ai filippesi<br />

2,5-11 e <strong>della</strong> prima epistola di Pietro 2,21-25.<br />

In qual <strong>senso</strong> la <strong>liturgia</strong> intenda la profezia di Gioele sul dono<br />

dello Spirito di Dio ai fedeli dei tempi messianici (Gì 3,1-5) e reso<br />

chiaro dall'interpretazione datane dallo stesso S. Pietro (At 2,15-18)<br />

e, in genere, dalla dottrina di S. Paolo sul dono dello Spirito dato<br />

ai cristiani, la sua parte nella vita che devono condurre, la glorificazione<br />

futura del corpo nella risurrezione come ultimo frutto<br />

<strong>della</strong> sua presenza in noi (vedi, per es., Rm 8 per intero).<br />

Tra le feste particolari in cui la lettura delle profezie propriamente<br />

dette dell'Antico Testamento ha qualche importanza, si notino :<br />

l'Immacolata Concezione e la lettura, nel breviario, del passo di Gn<br />

3,14 s : « ...Porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la<br />

stirpe di lei; essa ti schiaccerà il capo e tu insidierai il suo calcagno<br />

». <strong>Il</strong> passo, anche nel <strong>senso</strong> dei contemporanei, è l'annunzio<br />

profetico del Redentore nascituro da donna e <strong>della</strong> vittoria che<br />

attraverso Lui il genere umano riporterà sulla potenza del male<br />

causa <strong>della</strong> nostra primitiva caduta. Si nota subito lo splendore di<br />

cui rifulge questa profezia nella <strong>liturgia</strong> che la legge alla luce <strong>della</strong><br />

dottrina sulla Madre di Dio e sull'Immacolata. Perciò la <strong>liturgia</strong> può<br />

commentare : « Per un uomo il peccato è entrato in questo mondo e<br />

per il peccato la morte, nel quale tutti peccarono. Non temere, Maria,<br />

tu hai trovato grazia dinanzi a Dio » (Respons. dopo la prima lezione).<br />

Nella festa del Sacro Cuore hanno grande rilievo nelle letture<br />

del breviario le profezie di Geremia sull'instaurazione di un nuovo<br />

ed eterno patto tra Dio e il popolo ai tempi del Messia, patto fondato<br />

sull'amore di Dio per il popolo e la sincera corrispondenza<br />

del popolo all'amore di Dio. Queste profezie prendono evidentemente<br />

un significato profondo, lette come lo sono dalla <strong>liturgia</strong>,<br />

alla luce <strong>della</strong> rivelazione del Dio amore in Cristo come appare in<br />

S. Paolo e in S. Giovanni, e <strong>della</strong> Chiesa nuovo popolo di Dio che si<br />

prolunga fino alla Gerusalemme celeste.

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