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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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56 CAP. II - LITURGIA B SEGNI SENSIBILI<br />

scritturistici e tradizionali, come : il tema dell'unità <strong>della</strong> storia sacra<br />

e del piano divino <strong>della</strong> salvezza, in cui le fasi precedenti preparano,<br />

in abbozzo, le fasi susseguenti, le quali a loro * volta, sono la<br />

realizzazione delle antecedenti, mentre tutte le fasi tendono all'ultima<br />

<strong>della</strong> Gerusalemme celeste, che tutte le compie in sé; il tema<br />

dell'unità del cosmo infraumano, umano, angelico, divino; il tema<br />

dell'uomo immagine di Dio, unità sostanziale di materia e di spirito,<br />

che si esprime nel sensibile e per il sensibile sale a Dio; il<br />

tema <strong>della</strong> conoscibilità di Dio attraverso le cose anche sensibili<br />

e materiali; il tema dell'incarnazione e di Cristo, perfetta immagine<br />

del Padre, sulla cui faccia si può contemplare il Padre : « affinché,<br />

mentre visibilmente conosciamo Dio, per esso veniamo rapiti<br />

all'amore delle cose invisibili » 42 . Su questi temi e la loro importanza<br />

per capire la <strong>liturgia</strong>, dovremo ritornare più a lungo in<br />

seguito. Qui basti avervi accennato per intendere che quando oggi<br />

i liturgisti (e non solo i liturgisti) invitano il nostro positivismo<br />

a una considerazione più equa del valore reale del segno, dell'immagine<br />

e del simbolo, ed augurano che noi possiamo riacquistare<br />

qualcosa del <strong>senso</strong> realistico degli antichi in questo campo, non c'è<br />

subito da paventare il pericolo di un malsano, nebuloso misticismo,<br />

ma che vale realmente la pena di esaminare la questione con calma<br />

e oggettività.<br />

3. IL SEGNO NELLA LITURGIA<br />

I segni nella <strong>liturgia</strong> cattolica hanno, naturalmente, valore religioso;<br />

sono segni sacri; riguardano i rapporti tra Dio e l'uomo,<br />

anzi, i rapporti tra Dio e l'uomo in regime cristiano e, più esplicitamente<br />

ancora, in regime cattolico.<br />

Prima cosa da osservare è che, nella <strong>liturgia</strong>, tutto si fa sotto<br />

il velo di segni sensibili e per il loro tramite. Quindi, tutta la <strong>liturgia</strong>,<br />

e ciascuna delle sue singole parti, ha valore di segno; qui in<br />

tutto: aliud videtur et aliud intelligitur* 3 . Già la semplice presenza<br />

di una comunità di fedeli in una chiesa per la celebrazione liturgica,<br />

ha valore di segno; è un'espressione sensibile di quei rapporti<br />

attuali, segreti, invisibili, tra Dio e l'umanità in regime di grazia<br />

in Cristo. Non è un'assemblea qualsiasi, ma, per chi sa vedere attraverso<br />

il velo del segno, è una convocazione, una ekktesia, di Dio in<br />

Cristo Gesù " 4 , un radunamento « nel nome » di Cristo "; tutto quello<br />

che ivi appare, si fa o si dice, è, a suo modo, un segno sensibile di<br />

42 Prefazio di Natale.<br />

« S. AGOSTINO, Sermo 272.<br />

** Cfr. per es., 1 Ts 1,1; 2 Ts 1,1.<br />

45 Mt 18,20. Vedi in R. WILL, Le eulte II p. 47 una descrizione fenomenologica<br />

di ciò che suscita nel credente il fenomeno assemblea religiosa.

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