TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TRINITÀ NELLE DOSSOLOGIE 221
Ma, in oriente, prima della lite ariana, la formula ordinaria
della dossologia fu quella che nella gloria al Padre associava Cristo
— il Figlio — e lo Spirito Santo con le particelle : per... in. Così
Origene raccomanda esplicitamente che la preghiera venga conclusa
« lodando il Padre di ogni cosa per mezzo di Gesù Cristo
nello Spirito Santo » 4T . La conclusione ordinaria delle orazioni nel
Sacramentario di Serapione è : « Ti ringraziamo, ti chiediamo...
per mezzo di Cristo (del tuo Cristo, di Cristo nostra speranza, ecc.,
solo talvolta: dell'unigenito tuo Gesù Cristo) nello Spirito Santo,
per mezzo del quale a Te gloria e impero e ora e in tutti i secoli
dei secoli. Amen ». Nelle orazioni della liturgia del libro Vili
delle Costituzióni Apostoliche la conclusione, con alcune varianti
è : «... per Cristo Dio e salvatore nostro, per mezzo del quale
a Te gloria e venerazione nello Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen ». Il testo più antico del Te decet laus
che si trova nelle Costituzioni Apostoliche 48 è : « A Te si deve la
lode, a Te si deve l'inno, a Te si deve gloria Dio e Padre per mezzo
del Figlio nello Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen » 49 .
11 senso di questa formula è chiaro per chi si riferisce allo
schema cristologico-trinitario della Scrittura a, per, in, ad, che
considera le persone anzitutto nei loro rapporti extratrinitari della
storia sacra e della salvezza: Padre, ti ringraziamo, ti chiediamo,
ti glorifichiamo per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio incarnato,
nostro pontefice, capo e mediatore, e ciò facciamo in virtù
dello Spirito Santo presente in noi che ce ne dà la forza; a Te,
Padre, è da noi data gloria, per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio
incarnato, nostro pontefice, capo e mediatore, e in virtù dello
Spirito Santo presente in noi che ce ne dà la forza. La dossologia:
per... in, meglio di qualsiasi altra corrispondeva dunque alla visuale
cristologico-trinitaria completa del Nuovo Testamento nonché
alla dottrina e alle raccomandazioni esplicite di S. Paolo intorno
al modo in cui doveva farsi la preghiera cristiana 50 .
le liti ariane:... per mezzo del quale e con il quale (di' ou kai meth'ou). £ per
questo che il testo attuale della dossologia di Policarpo è sospetto. Nello stesso
Martyrium Polycarpi la formula binaria è conservata in 19 e 20 certamente
antichi; mentre una formula ternaria si ha nel 22 certamente posteriore, come
anche nell'antica versione latina.
47 De Orat. 33.
« VII 48,3.
49 Poiché la formula a, per, in è antica, non mi pare che basti osservare
che la dossologia nelle Costituzioni è del tipo a, per, in, per sospettare, in casu,
come taluni fanno, un rimaneggiamento ariano del testo anche se è certa la
tendenza ariana dell'autore.
50 Ha una notevole particolarità la dossologia finale dell'anafora di Ippolito:
« ... laudarites per puerum tuum Christum Jesum, per quem libi gloria et virtus
Patri et Filio citm Spirita Sancto, in sancta ecclesia et mine et in saecula saeculorum
». Particolare è la menzione della Chiesa. JUNGMANN, Die Steltung... 132 s
cita diverse tracce liturgiche che fanno ritenere la menzione della Chiesa nelle
dossologie non essere stata tanto rara anticamente. Vedi pure J. M. HANSSENS, La
liturgie d'Hippolyte, Roma 1959 pp. 343-70. Vedi già S. Paolo : «... A lui gloria
nella Chiesa e nel Cristo Gesù in tutte le generazioni del secolo dei secoli.