TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

LA X COLLAZIONE DI CASSIANO 677
minazione : che colpisce la mente : stupor subitae illuminationis 54 ;
dura poco "; l'anima, quando la riceve esce come fuori di sé, e al suo
cessare, ritorna in sé: in semetipsam reversam, e al suo modo ordinario
di discorrere; ma, anche allora, non può con il raziocinio analizzare
la sua esperienza né parlarne perché resta ineffabile.
Altrove Cassiano indica alcuni degli effetti causati dall'orazione
ignita: talvolta la gioia che infonde all'anima è tanta e di tal natura
che questa esce in esclamazioni, sospiri e grida che non può contenere;
tal altra invece l'anima, per il grande stupore che ne risente,
è gettata come in un profondo silenzio che le impedisce o le toglie
ogni parola e lascia posto solo ad un'ineffabile conversazione infuocata
con Dio; altre volte ancora solo le lagrime possono, in qualche
modo, dare qualche sollievo alla gioia che causa 56 .
In fondo, l'orazione ignita indica per Cassiano quei brevi momenti
in cui l'anima, sotto l'influsso di una particolare grazia divina,
innalzandosi al disopra del suo stesso stato abituale, anche se di continua
memoria di Dio e, in qualche modo, di continua orazione, tocca
il vertice dell'unione attuale con Lui.
Nel capitolo 26 della collazione IX Cassiano parla delle diverse
occasioni che possono dare origine a questa orazione ignita. Il terreno
naturale dove nasce è la compunctio nel senso larghissimo degli
antichi. Perciò le diverse cause che danno origine a diverse compunzioni
sono altrettante occasioni per cui « l'anima infiammata e
infuocata è incitata alle pure e ferventissime orazioni » ".
Tra queste occasioni si notano: esortazioni e conferenze spirituali;
morte di una persona cara; il canto di qualche versetto di
salmo : « Talvolta, infatti, mentre cantavamo, il versetto di un qualche
salmo ha dato in noi occasione all'orazione ignita » 5S . Si noti
bene la connessione tra orazione ignita e la partecipazione attiva
normale al canto dei salmi. « Talvolta, invece, è stata la modulazione
della voce canora di un fratello che ha eccitato gli animi degli
stupefatti ascoltatori ad intensa applicazione » 59 . Qui l'orazione ignita
è occasionata dalla semplice ascoltazione del canto fatto con bella
voce da altri. « Sappiamo anche che la recitazione distinta e grave
di colui che salmeggiava ha infuso grande fervore ai presenti ». Questi
particolari completano bene il testo sopra citato dove si fa parola
dell'orazione ignita solo in connessione con la recitazione e il canto
di salmi di colui stesso che ne è favorito.
Lo sviluppo verso questo culmine dell'orazione perfetta, che è
la mèta cui mira il testo del capitolo 11 della X collazione, vi è segnato
come segue: si presuppone la purificazione morale già acquisita;
M IX 27.
55 ... in ilio brevissimo temporis puncto...
« IX 27.
" Coli IX 26.
58 Nonnumquam etenitn psalmi cuiuscutnque versicultus occasionem orationis
ignitae decantantibus nobis praebuit,
'9 Ibid.