TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

332 CAP. XII - LITURGIA, SANTI E ANGELI
Serafini, appaiono ugualmente come assistenti al trono mentre
cantano le lodi di Jahweh: Sanctus, quasi in funzione liturgica. Nei
salmi, specialmente in quelli di lode cosmica a Dio 26 , si suppone che
tutti gli angeli lodino Dio e che questa sia una loro funzione essenziale.
In questi salmi è notevole appunto il concetto dell'unità
fondamentale del mondo angelico con il resto del cosmo ai fini
dell'adorazione e della lode di Dio. Gli angeli, come esseri celesti
e sovrumani in intima familiarità con Dio, vi sono considerati come
il primo cerchio delle creature costituenti tutte assieme un'unità
cosmica generale.
Immensamente grande appare nell'Antico Testamento la parte
degli angeli al servizio di Jahweh rispetto al mondo e agli uomini,
come suoi intermediari e ministri. Essi accompagnano le teofanie
di Dio nel mondo 27 . Sono sempre a sua disposizione per amministrare
le cose: come le centinaia di migliaia che stanno ai suoi
cenni secondo Daniele (7,10); i « vigili » di cui parla lo stesso Daniele
28 ; i sette che stanno davanti al trono di Dio, secondo Tobia
(12,12-15); gli angeli dei popoli: Michele per Israele (Dn 10,13.21;
12,1 ss), altri angeli per altri popoli (Dt 4,19; 32,8 s; Is 24,21; Dn
10,13.20). Malachia (3,1) allude pure all'angelo del testamento, ossia,
probabilmente, quello a cui è stato affidato, in modo speciale, l'ufficio
d'intermediario tra Dio e Israele per la conclusione e l'esecuzione
del patto del Sinai 29 . Ci sono gli angeli intermediari nell'aiuto
che Dio manda agli uomini (per es., Gdc 5,20; Es 23,20-23; 14,19);
angeli intercessori e protettori di singoli individui (Zc 1,12; 3,1-8;
Gb 5,1; 33,19-24; Tb; Sai 33,8) che presentano, tra le altre cose,
le orazioni degli uomini a Dio (Tb 3,24-25; 12,12-15); angeli consolatori
(Gn 24,7; 1 Re 19,5; 2 Re 1,15; 13,18; Dn 3,25; 6,22). Numerosi
testi 30 parlano degli angeli intermediari di Dio per punire gli uomini
e tra questi appaiono gli angeli sterminatori 31 .
Nella teologia giudaica posteriore, apocrifa e rabbinica, questo
concetto dell'unità cosmica includente il mondo angelico si è sviluppato
sempre più. In essa l'angelologia prende un posto sempre
più considerevole 82 . Questa accentuazione'si manifesta, per esempio,
nel concetto di angeli guardiani, specialmente in diverse circostanze
della vita (Test Ios 6; Targum ps. Ion. in Gn 33,10; 48,6); nel
concetto dell'angelo accompagnatore di ogni anima davanti a Dio
dopo la morte (Test Aser 6; Test Levi 5); nel concetto molto sviluppato
degli angeli preposti da Dio al governo degli elementi mate-
2e Principalmente i salmi (secondo la numerazione della volgata): 28; 102;
148,1 ss e il Benedicite omnia opera Domini Domino, Dn 3,56 ss.
" Gn 18,2 ss; Gb 38,7; Dt 33,3; Zc 14,5; Sai 67 (volg.), 18; Dn 7,10.
Dn 4,10-14. Vedi anche Ez 9,2 ss; Zc 3,9; 4,10; Ap 1,4.16.20; 2,1; 3,11.
29 Vedi pure l'apocrifo Giubilei 6,19-22; 14,20 e nel Nuovo Testamento, Gal
3,9; At 7,19; Eb 2,2.
so Per es., £5 123; 2 Sam 24,16; 1 Cron 21,5; 2 Re 19,35.
ai Vedi Es 12,23; 24,16; Ez 9-10; Gb 23,22; Sap 16,14; Sai 77 (volg.), 49.
3- Vedi per es., G. BONSIRVEN, // giudaismo palestinese al tempo di N. S.,
Marietti 1950 p. 28 ss.