TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SATANA NELL'APOCALISSE 361
Lo sfondo concettuale dei due testi è dunque la lotta ininterrotta
tra il regno di Satana e il regno di Cristo. Satana non risparmia
sforzi per rovinare l'opera di Cristo. Nel testo di Luca appare
in opera per rovinarla nel suo nucleo centrale, gli apostoli. Cristo
la salva in virtù della preghiera speciale che ha fatto per Pietro
col fine preciso " di affidargli il compito, una volta ritornato dal
suo momentaneo sviamento, di far sì che gli altri apostoli, e per
mezzo di essi, tutti i fedeli, perseverino con piedi saldi contro gli
stessi attacchi di Satana.
Nel testo di Matteo tutto il regno infernale appare in impeto
contro la Chiesa di Cristo vista sotto l'immagine di una fortezza
anticamera del paradiso. Per far sì che essa possa per sempre resistere
vittoriosamente a questi attacchi, Cristo la edificherà sopra la
persona di Pietro come sopra roccia incrollabile. Questo significa
che, in quella fortezza, Pietro, quale vicario e primo ministro di
Cristo, avrà pieni poteri riconosciuti nel cielo stesso. Così, grazie
a Pietro, le forze infernali non prevarranno contro la Chiesa.,
È facile così intuire quanto profondamente incida nel pensiero
e nell'opera ecclesiale di Cristo il concetto e la realtà della continua
lotta contro Satana. La Chiesa è da Lui vista ed organizzata
come una cittadella da tutte le parti soggetta agli impeti delle forze
infernali, le quali tuttavia, in virtù della speciale preminenza e della
speciale assistenza date a Pietro, non potranno prevalere contro
di ess,a 15 .
Tutta l'Apocalisse poi ha, si può dire, per tema centrale, proprio
la lotta e il trionfo finale della Chiesa contro Satana. È noto 16
che lo sfondo storico dell'Apocalisse è la prima e la seconda persecuzione
dell'Impero Romano contro la Chiesa, quella di Nerone e di
Domiziano. L'autore, nel linguaggio delle apocalissi profetiche dell'Antico
Testamento e, come è da ritenersi 17 , in due serie di testi
e come in due apocalissi distinte, più tardi da lui stesso unite in
una sola, non ha altro scopo che quello di spiegare ai cristiani, per
loro consolazione e incoraggiamento, il significato di tali persecuzioni.
Per questo le ripone nel quadro generale di una teologia della
storia e del termine finale cui tende il suo svolgimento. Ora, questo
quadro non è altro che quello della lotta tra Satana e Dio; tra
il regno di Satana e il regno di Dio; tra Satana, i demoni, gli uomini
che li seguono da una parte, e dall'altra : Dio, Cristo, gli angeli buoni,
la Chiesa su questa terra, i giusti già in cielo. Il termine ultimo dello
svolgimento di questa lotta è il trionfo finale di Dio e del suo regno,
e dunque della Chiesa, che avverrà, nel giorno del « giudizio », sugli
14 II concetto di relazione finale tra la preghiera di Cristo per Pietro e
il consolidamento dei fratelli è espresso, nel testo, dalla particella kai, la quale
nel greco biblico ha spesso questo senso. Vedi M. ZERWICK, Graecitas biblica,
Roma 1949 n. 314.
15 Guai però a chi è fuori di essa! Vedi 1 Cor 5,5.
ni Per tutto questo vedi per es., M. E. BOISMARD, L'apocalypse (Bible de
Jérusalem) 2 ed. Paris 1953 p. 12 ss.
17 Vedi, per es., ibid., 9-12.