TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

LA QUARESIMA 415
sua realizzazione storica in Palestina, nella sua realizzazione mistica
in noi, nella futura parusia, è prospettato come avente per scopo di
strappare l'uomo alla schiavitù di Satana in .
La quaresima come lotta del fedeli contro Satana
È però nel ciclo del tempo dalla settuagesima alla Pentecoste,
e specialmente durante la quaresima, che il tema della lotta contro
Satana occupa un posto eminente. Si può facilmente congetturarlo
anche da ciò che abbiamo detto dell'importanza di questo tema nella
liturgia dell'iniziazione cristiana e in quella penitenziale i cui riti,
nell'antica Chiesa, si svolgevano appunto in questo periodo. Non
ripeteremo ciò che è stato già detto a proposito dell'amministrazione
di questi sacramenti ai catecumeni e ai penitenti pubblici.
Dobbiamo invece rilevare ancora come quest'intero periodo, e in
specie la quaresima, sia concepito come il periodo per eccellenza
della lotta contro Satana non solo per i catecumeni e i penitenti
pubblici, che si preparano a ricevere a Pasqua i sacramenti dell'iniziazione
e della riconciliazione, ma anche per tutti i fedeli che ogni
anno celebrano e realizzano sempre più profondamente in sé il
mistero di Cristo come redenzione.
La quaresima è concepita come il periodo dei grandi annui
esercizi spirituali di tutta la Chiesa, incentrati sul sole del mistero
di Cristo come redenzione resa necessaria, preparata, prefigurata,
annunziata nell'Antico Testamento; realizzatasi radicalmente nella •
vita mortale dello stesso Cristo Gesù, principalmente nella sua passione,
morte, risurrezione, ascensione; e che si realizza in mysterio
continuamente, ma specialmente in questo periodo, non solo nei
catecumeni e nei penitenti, ma anche negli altri fedeli, come principio
e prefigurazione della sua realizzazione completa nella parusia.
Per tutti i fedeli i grandi mezzi di questa realizzazione sono in
primo luogo, la partecipazione ai sacramenti pasquali nel loro
intero complesso liturgico: i sacramenti dell'iniziazione per i catecumeni,
della riconciliazione e dell'eucaristia per i penitenti, dell'eucaristia
per gli altri fedeli. In secondo luogo: la preghiera, il
digiuno, le buone opere verso gli altri, specialmente l'elemosina ai
bisognosi, la lettura e la meditazione delle Scritture e, in genere,
la pratica più intensa delle virtù cristiane durante questo periodo.
È dunque un'intensificazione generale della vita cristiana in tutti
i suoi aspetti, incentrata nella vita liturgica dei misteri pasquali.
Durante la quaresima tutti i fedeli, nell'intenzione della Chiesa,
devono avvicinarsi un po' a quel tipo di vita cristiana più perfetta
che gli asceti, tra gli altri cristiani, hanno per ideale di realizzare
continuamente nella loro vita. Sono notissime le parole di S. Leone:
« A sì grandi misteri dovremmo avere tanta incessabile devotio e
171 Liber sacramentorum, ed. Férotin n. 32.