TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

LA PREDICAZIONE 803
Per comprendere bene tutto questo bisogna analizzare con cura
la natura e i caratteri della predicazione 10 .
Nozione della predicazione
Si può definire la predicazione: l'annunzio orale del messaggio
di Dio alla comunità dei fedeli, fatto dalla Chiesa, per indurli a
rispondere alle esigenze d'ordine vitale che quel messaggio comporta.
Precisando utilmente sin dal principio alcuni elementi, per altro già
contenuti nella stessa definizione, si può anche dire : l'annunzio orale
del messaggio di Dio, incentrato sul mistero di Cristo storia sacra,
o mistero pasquale, fatto dalla Chiesa per i suoi ministri autentici,
alla comunità dei fedeli che si succedono nei tempi, per indurli a
rispondere alle esigenze vitali che comporta. Interessa assai al nostro
scopo illustrare alquanto questa nozione.
Si deve notare anzitutto che la predetta definizione non è aprioristica
o arbitraria. Le note ivi incluse derivano dal fine proprio che
persegue la predicazione. Prima di passare all'esame più approfondito
di alcune di queste note, ecco, in iscorcio, come si ritrova
la predetta definizione partendo dal fine specifico della predicazione.
Questo fine non coincide semplicemente con l'insegnamento, sia
pure religioso, teorico o pratico, delle verità cristiane. Infatti, l'insegnamento,
è l'atto specifico dell'insegnante o professore. Il predicatore
non è semplicemente un insegnante o professore di religione.
L'insegnamento teorico d'una scienza si indirizza direttamente alla
sola intelligenza e, per se stesso, mira semplicemente alla trasmissione
di concetti per via di ragionamento. Quello pratico d'un'arte
mira per sé soltanto all'addestramento tecnico nell'esecuzione degli
atti esterni in rapporto all'opera di quest'arte. La predicazione, pur
comprendendo un insegnamento di dottrina, va oltre lo scopo dell'insegnamento
sia d'una dottrina che d'un'arte. Essa mira direttamente
a muovere l'affetto e la volontà dell'uditore per indurlo a
prendere immediatamente un certo atteggiamento vitale dinanzi alla
verità annunziata, una certa decisione personale impegnante il proprio
essere di fronte alla stessa.
Questo scopo, la predicazione l'ha comune con ogni arte retorica
od oratoria: nel senso di arte di persuadere mediante la parola in
sacra liturgia, e, nello stesso tempo, che la pastorale liturgica non si svolga
in modo separato e indipendente, ma in intima unione con le altre attività
pastorali. Particolarmente necessario è uno stretto legame tra la liturgia e la
catechesi, l'istruzione religiosa e la predicazione » n. 7.
10 Per informazione generale vedi ora l'eccellente D. GRASSO, L'Annuncio della
salvezza, con ampia biografia, citato sopra nota 7. Vedi anche M. FLICK-Z. ALZEGHY,
// problema teologico della predicazione, in: Oregorianum 40 (1959) 671-744;
D. GRASSO, Nuovi apporti alta teologia della predicazione, Ibid. 44 (1963) 88-118.
S. MAGGIOLINI, La predicazione nella vita della Chiesa, Brescia 1961. E. ROBBEN,
II problema teologico della predicazione, Roma 1962. P. MASSI, Catechesi e predicazione
liturgica, in: Riv. Ut. 51 (1963) 13147.