31.05.2013 Views

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

86<br />

CAP. II - LITURGIA E SEGNI SENSIBILI<br />

infuse in cui consiste formalmente la santificazione significata dai<br />

segni; è la disposizione d'animo cultuale come espressione <strong>della</strong><br />

virtù di religione nei suoi diversi aspetti, in cui consiste formalmente<br />

il culto significato dagli stessi segni; sono le presupposte<br />

disposizioni morali, in specie la fede e l'impegno per il futuro; è<br />

Dio operante presentemente come causa principale efficiente <strong>della</strong><br />

santificazione e come oggetto ultimo del culto; è Cristo anche nella<br />

sua umanità come causa esemplare e strumentale <strong>della</strong> santificazione<br />

e causa principale efficiente ed esemplare del culto; è la Chiesa<br />

come popolo di Dio nel suo aspetto invisibile, oggetto <strong>della</strong> santificazione<br />

e causa strumentale del culto che per essa Cristo rende<br />

a Dio.<br />

Una seconda serie di realtà sacre invisibili significate dai segni<br />

liturgici sono realtà del passato: sono le azioni salutifere di Cristo<br />

nella sua vita terrena, massimamente nella sua passione e morte,<br />

come causa meritoria <strong>della</strong> grazia significata dai segni liturgici e<br />

che costituirono l'inizio di quel culto di Dio che Cristo ora continua<br />

nella <strong>liturgia</strong>; sono le santificazioni e i culti che, dopo il peccato<br />

di Adamo, ebbero luogo sulla terra, prime ombre e abbozzi imperfetti<br />

di cui la santificazione e il culto che si compiono nella <strong>liturgia</strong><br />

sono il compimento che si avvicina molto più alla perfezione definitiva.<br />

Finalmente, una terza serie di realtà significate dai segni liturgici<br />

sono realtà del futuro, cioè la gloria e il culto <strong>della</strong> Gerusalemme<br />

celeste, che sono il fine e l'esemplare perfetto cui tendono<br />

come a loro perfezione intrinseca la santificazione e il culto <strong>della</strong><br />

<strong>liturgia</strong> di quaggiù.<br />

Così ogni segno liturgico riguarda il presente, il passato e il<br />

futuro. Ma come segno del presente il segno liturgico ha due funzioni<br />

che è opportuno distinguere accuratamente. Infatti, molte di<br />

queste realtà presenti, il segno liturgico le indica come semplicemente<br />

presenti: così la grazia santificante e le disposizioni d'animo<br />

in cui consiste formalmente il culto interno; Dio operante la santificazione<br />

e oggetto del culto; Cristo causa strumentale ed esemplare<br />

<strong>della</strong> santificazione nonché causa efficiente principale e causa<br />

esemplare del culto; la Chiesa oggetto <strong>della</strong> santificazione e causa<br />

strumentale del culto. C'è invece una realtà che il segno liturgico<br />

indica bensì come présente ma che riguarda però intrinsecamente<br />

le azioni future <strong>della</strong> vita; questa realtà è la disposizione d'animo<br />

prerequisita in colui che riceve la santificazione o rende il culto<br />

per cui egli s'impegna attualmente a vivere per l'avvenire in conformità<br />

alle esigenze <strong>della</strong> santificazione ricevuta e del culto interno<br />

manifestato. Così il segno impegnativo ha qualcosa del segno del<br />

presente e del segno del futuro. La sua importanza è capitale poiché,<br />

da una parte, fa vedere come la vita liturgica incide fortemente<br />

nella cooperazione libera e nella vita morale che esige e,<br />

dall'altra, dimostra come la vita morale e ascetica fuori dell'azione<br />

liturgica, non è qualcosa di semplicemente parallelo e senza connessione<br />

con la vita liturgica, ma una sua connaturale derivazione<br />

richiesta in germe da ogni azione liturgica.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!