TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

IL CATECHISMO TEDESCO 837
e come di principio d'ordine più astratto, alle considerazioni d'ordine
morale d'impegno vitale, alle considerazioni d'ordine di vita liturgica.
Un esempio o due, presi da questioni che potrebbero sembrare
prestarsi poco alla spiegazione di questa dimensionalità liturgica,
faranno capire la cosa ancora meglio.
La prima questione introduttoria tratta: Della ricchezza della
nostra vocazione e del nostro compito sulla terra. E così costruita:
Tutta la questione è svolta partendo dal rito battesimale. Per lo più, nelle
altre questioni, questo punto di partenza è preso dalla bibbia stessa.
« Prima del battesimo, il sacerdote, domanda al battezzando : che cosa
chiedi alla Chiesa di Dio? Il battezzando risponde: La fede. Il sacerdote domanda:
che cosa ti procura la fede? Il battezzando risponde: la vita eterna.
Il sacerdote allora esorta il battezzando: se vuoi entrare nella vita eterna osserva
i comandamenti: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta
l'anima, con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso ».
Quindi si commenta brevemente quel rito e quelle parole dal punto di
vista dell'oggetto della lezione : « Quando fummo portati al battesimo, il sacerdote
ci ricevè in nome della Chiesa di Dio. Per bocca del sacerdote ci diede
il benvenuto l'intera comunità dei credenti, l'innumerevole schiera dei santi,
e Gesù Cristo stesso, nostro Redentore e Salvatore, il quale ci vuol condurre
per mezzo dello Spirito Santo nella casa del Padre.
Per mezzo del battesimo si furono aperti i ricchi tesori della Chiesa di
Dio: la fede che Cristo ci ha portato; i sacramenti con i quali ci dona la vita
divina; i comandamenti ed il suo santo esempio per mezzo dei quali ci mostra
la via del cielo.
Nel battesimo, per mezzo dei padrini, abbiamo professato la fede, abbiamo
rinunziato al demonio e al peccato, e abbiamo promesso di vivere come
figli di Dio. Perciò dobbiamo adempire il nostro compito sulla terra come figli
di Dio: riconoscere Dio e imparare a conoscerlo sempre meglio, amarlo con
tutto il cuore, adorarlo e servirlo con tutte le nostre forze.
Se noi sulla terra ci comportiamo da figli di Dio e adempiamo la Sua
volontà vivremo poi eternamente con Lui ».
Segue una serie di riflessioni come domande senza risposta : « Rifletti :
1. Chi ci ha ricevuti quando fummo portati al battesimo? 2. Quali tesori ci
sono stati aperti per mezzo del battesimo? 3. Che cosa hanno fatto per noi i
padrini del battesimo? ».
Quindi una domanda con risposta: « 1. A qual fine siamo sulla terra? Noi
siamo sulla terra per conoscere Dio, per amarlo, per servirlo e per vivere,
alla fine, eternamente con Lui ».
Segue un proponimento : « Per la mia vita : io voglio essere sempre riconoscente
a Dio perché sono cristiano. — Voglio chiedermi spesso: che cosa
vuole Dio da me? ».
Alcune frasi della Scrittura in relazione al tema predetto: La parola
di Dio : « Voi vi siete accostati alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme
celeste, alle miriadi degli Angeli, alla festosa assemblea, alla chiesa dei primogeniti,
che sono scritti nei cieli, a Dio, Giudice di tutti, alle anime dei giusti,
arrivati a perfezione e a Gesù mediatore della novella alleanza» (Eb 12,22-24).
— « Combatti la buona battaglia della fede; conquista la vita eterna, alla quale
tu sei stato chiamato » (1 Tm 6,1). — « Sta scritto adorerai il Signore Dio tuo
e servirai a lui solo » (Mt 4,10).
Dall'insegnamento dei santi : « L'uomo è creato per lodare Dio, suo Signore,
per onorarlo e servirlo e salvare così la propria anima » (S. Ignazio di
Loyola).
« Esercizi: 1. In quale occasione vengono rinnovate le promesse del battesimo?
2. Con quali parole puoi ringraziare Dio per il dono della fede? ».
« Nessuna ricchezza è più splendida, nessun onore, nessun bene di questo mondo
è più grande della fede cattolica » (S. Agostino).