TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

IL CONCETTO DI SACERDOZIO 155
La questione che si pone per il teologo a proposito di questo
linguaggio della Scrittura, della tradizione patristica e teologica è
la seguente: come ordinare questi dati in un sistema spiegativo
unitario sul sacerdozio comune a tutti i fedeli? Quale sarà il principio
di spiegazione teologica di questa materia? I saggi in proposito
sono stati molti e molto divergenti.
Non parliamo degli sviamenti nettamente eretici in questo
campo che, da Tertulliano montanista a Lutero, tolgono esplicitamente
qualsiasi distinzione essenziale tra il sacerdozio gerarchico
e quello comune a tutti i fedeli 45 . Tra i cattolici stessi si va dalla
posizione minimista che interpreta la parola sacerdozio detta di
tutti i fedeli rispetto al sacerdozio gerarchico in senso puramente
metaforico, anzi in senso equivoco 48 , alle posizioni diametralmente
opposte che esaltano talmente la realtà del sacerdozio comune a
tutti i fedeli da far temere una tendenza latente che non salvi
abbastanza la sua distinzione essenziale dal sacerdozio gerarchico;
perciò anche il magistero recente ha ribadito tale distinzione essenziale
".
Saggio di sistemazione del concetto di sacerdozio cristiano
Tenendo conto delle osservazioni fatte recentemente dai teologi
in questo campo, suggerisco il seguente specchietto riassuntivo
intorno al concetto del sacerdozio di Cristo e della sua partecipazione
ai cristiani. Scopo di questo specchietto è di chiarire il
concetto di sacerdozio generale dei fedeli secondo le diverse accezioni
affermate dalla Scrittura e dalla tradizione inquadrandolo nel
concetto generale del sacerdozio cristiano e mostrandone il rapporto
al sacerdozio di Cristo ed al sacerdozio gerarchico.
SACERDOZIO DI CRISTO
in se stesso;
partecipato ai cristiani :
I. Mediante il carattere dell'ordine (= sacerdozio gerarchico):
A. per compiere in persona Christi, il sacrificio eucaristico in se stesso;
B. per compierlo nei suoi presupposti e conseguenze,
" 1. presso i fedeli.
a. Nei presupposti e conseguenze di natura liturgica:
— amministrazione degli altri sacramenti;
— istituzione e messa in opera dei sacramentali, cerimonie, preghiere
e lode divina.
45 L'errore protestante fu condannato a Trento, vedi Dz nn. 1767-78 (960-68).
4 6 Così, praticamente B. CAPELLE e il periodico: Les questions liturgiques
et paroissiales, in numerosi articoli e recensioni.
47 Vedi Concilio Vat. Il, Const. De Ecclesia, art 10; MD nn. 81-83.