TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

508 CAP. XVI - FEDE E LITURGIA
libile a voler definire e a definire di fatto, facendo uso di quella
assistenza che Dio gli ha garantita.
In un simile processo esplicativo, si vede l'importanza della conoscenza
per connaturalità, nonché la parte specifica della liturgia.
In questo caso la liturgia ha veramente preceduto la proposizione
della fede divina e cattolica e, grazie al processo della conoscenza
per connaturalità, è stata una delle maggiori occasioni dello sviluppo
di una dottrina a dogma propriamente detto.
Il lettore che ha seguito questo lungo ragionamento, ha certamente
pensato continuamente al caso dell'Immacolata Concezione
e dell'Assunzione. E giustamente. Questi due casi sono la dimostrazione
più recente e più clamorosa dell'influsso della liturgia sullo sviluppo
di un dogma. Essi non sono comprensibili senza il ricorso al
senso cristiano o alla conoscenza per connaturalità. Non credo affatto
che siano gli unici che si possano citare in proposito, ma
solo i più recenti e i più clamorosi. Né si potrebbe escludere a priori
che simile processo si ripeta in avvenire. Chi potrebbe assicurare,
per esempio, che la dottrina di Maria mediatrice di tutte le grazie
non sia sulla stessa via?