31.05.2013 Views

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

RIVELAZIONE E STORIA SACRA 23<br />

del loro stesso messaggio. Un'altra prova, non meno convincente,<br />

è il simbolo <strong>della</strong> fede proposto dalla stessa tradizione e dallo stesso<br />

magistero ordinario come un breve e facile riassunto <strong>della</strong> rivelazione.<br />

Questo concetto non solo è antichissimo e comune nella tradizione<br />

patrìstica 2 e liturgica 8 , ma continuò anche in quella scolastica<br />

*, la quale, com'è noto, sotto un altro aspetto, portò, pur tuttavia,<br />

la sua massima attenzione nel considerare la rivelazione dal<br />

punto di vista entitativo. È facile accorgersi che il simbolo <strong>della</strong><br />

fede principalmente nella sua forma più antica, quella detta del<br />

simbolo apostolico, è costruito secondo la prospettiva dominante<br />

<strong>della</strong> storia sacra degli interventi di Dio nel mondo. L'accentuazione<br />

dell'aspetto entitativo per alcuni punti di dottrina nelle formule<br />

dello stesso simbolo, fu opera, come è noto, del magistero straordinario<br />

per intervento polemico contro deviazioni ereticali 5 .<br />

Insomma, la conclusione è sempre la stessa: tutta la rivelazione<br />

giudeo-cristiana poggia sopra una storia e si presenta anzitutto come<br />

una storia, una storia sempre in atto, ma che ha un lungo passato<br />

e non si compirà che nel futuro; l_a_._st.Qria dei liberi e amorosi<br />

interventi di Dio nel mondo e <strong>della</strong> libera risposta delle creature.<br />

2 Cfr. per es., D. VAN DEN EYNDE, Las normes de l'enseignement chrétien<br />

dans la littérature patristique des trois premiers siècles, Gembloux 1933. Vedi<br />

per es., IRENEO, Adv. Haer., I 10,1-2; TERTULLIANO, De praescript. 14,1-3; ORIGENE,<br />

De Prina, Prologo. A partire dal secolo IV l'idea è comune; vedi per es., GIRO­<br />

LAMO, Contro. Ioan. 28; RUFINO, Corri, in symb. apost. 2; AGOSTINO, De symb.<br />

ad catech. 1.<br />

3 Si tratta del rito <strong>della</strong> Traditio symboli ai catecumeni, nel quale il simbolo<br />

viene considerato come il sommario di tutta la fede cristiana (vedi per<br />

es., M. RIGHETTI IV 36 ss; vedi pure il Sacramentario gelasiano, ed. Mohlberg,<br />

p. 48 n. 310), e già anticamente del rito <strong>della</strong> professione <strong>della</strong> fede, a modo di<br />

simbolo, nello stesso atto del battesimo (vedi RIGHETTI IV 65 s e il testo <strong>della</strong><br />

Traditio Apostolica di Ippolito Romano 21).<br />

4 Fu dottrina comune nella scolastica che tutta la fede è contenuta negli<br />

articoli del simbolo apostolico. Per gli scolastici i punti <strong>della</strong> fede non direttamente<br />

contenuti nel simbolo possono essere ridotti a uno che vi è contenuto, sia<br />

come supposto sia come conseguenza. Vedi per es., ALENSE, Summa III, q. 69,<br />

ed. Quaracchi, IV n. 698 ss; BONAVENTURA, in III d. 25 q. 1.<br />

5 Caso tipico: le modificazioni che il concilio niceno introdusse nel simbolo<br />

per difendere la dottrina ortodossa contro gli ariani. Anche il simbolo<br />

detto atanasiano, con la sua grandissima insistenza sull'aspetto entitativo <strong>della</strong><br />

Trinità e dell'incarnazione, è una composizione nettamente polemica.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!