31.05.2013 Views

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ANGELO DEL SACRIFICIO 335<br />

Unità con il mondo angelico nella <strong>liturgia</strong>: angelo del sacrificio<br />

È certo che più d'un tratto in cui S. Giovanni nell'Apocalisse<br />

ha descritto la <strong>liturgia</strong> celeste, risulta da una spècie di trasposizione<br />

in cielo <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> cristiana che conosceva sulla terra. Comunque,<br />

poiché l'idea dell'intima compenetrazione tra mondo umano e mondo<br />

angelico è così radicata in tutta la rivelazione, niente di straordinario<br />

che appaia largamente supposta ed attuata nella <strong>liturgia</strong>. Erik<br />

Peterson 33 ed altri autori dopo di lui 3l hanno documentato questo<br />

fatto. Per rendersene conto basta ricordare la sostanza delle loro<br />

osservazioni, rimandando a questi autori chi desiderasse più ampi<br />

particolari.<br />

Per quanto riguarda la messa, la tradizione liturgica e patristica<br />

rilevò l'idea dell'unità del mondo angelico con gli uomini, anzitutto<br />

nel concetto dell'angelo del sacrifìcio. Siccome l'Apocalisse parla<br />

dell'angelo che, in paradiso, sul simbolico altare aureo, che sta<br />

dinanzi al trono di Dio, offre all'Altissimo le orazioni dei santi {Ap<br />

8,3-5), se ne dedusse che ciò doveva principalmente verificarsi <strong>della</strong><br />

somma orazione dei fedeli, ossia <strong>della</strong> messa. Si pensò dunque che<br />

il sacrificio che i fedeli offrono quaggiù, sia presentato in cielo<br />

dinanzi al trono di Dio per la mediazione angelica. Questo concetto<br />

è comune nelle liturgie 35 . Nella <strong>liturgia</strong> romana è specialmente<br />

espresso nel Supplices te rogamus, secondo l'interpretazione più<br />

probabile : « Supplici ti preghiamo, o Dio onnipotente : comanda<br />

che questi doni siano portati per mano del tuo santo angelo al<br />

sublime tuo altare, in cospetto <strong>della</strong> tua divina Maestà... ». Che, nonostante<br />

la diversità delle interpretazioni che sono state proposte di<br />

questo passo 36 , in questa preghiera si chieda a Dio che il sacrificio<br />

<strong>della</strong> Chiesa venga a Lui presentato per il ministero di un santo<br />

angelo, anzi degli angeli in genere, e che così riesca a Dio stesso<br />

ben accetto, pare certo da un testo parallelo nel De sacramentìs.<br />

Ivi S. Ambrogio riferisce una preghiera che risponde al Supra quae<br />

e al Supplices dell'attuale canone romano : il sacerdote dice : « Facendo<br />

dunque la memoria <strong>della</strong> gloriosissima sua passione, <strong>della</strong><br />

sua risurrezione dagli inferi e <strong>della</strong> sua ascensione in cielo, ti offriamo<br />

questa vittima immacolata, vittima spirituale, vittima incruenta,<br />

questo pane sacro e questo calice <strong>della</strong> vita eterna, e ti chiediamo<br />

33 Das Buch von den Engeln, Leipzig 1935.<br />

34 H. DULLMANN, Engel una Mensch bei der Messfeier, in: Divus Thomas<br />

(Friburg) 27 (1949) 281 ss; J. DANIÉLOU, Le mystère de l'Avent. Paris 1948 p. 94 ss.<br />

la, Les anges et leur mission, Chevetogne 1952. ID., Bible et liturgie 2 ed. Paris<br />

1951 p. 176 ss.<br />

3s Vedi: B. BOTTE, L'Ange du sacrìfice, in: Cours et conférences des semaines<br />

liturgiques VII, Louvain 1929 n. 209-21; la, L'ange du sacrìfice et l'épiclèse<br />

au moyen àge, in: Recherches de théologie ancienne et medievale 1 (1929) 285 ss;<br />

G. FITZENGARD, De sacrificio coelesti secundum S. Ambrosium, Mundelein 1944.<br />

36 Vedi, per es., RIGHETTI, HI 336.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!