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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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60 CAP. II - LITURGIA E SEGNI SENSIBILI<br />

privata che determina il valore dei segni liturgici. Non basta nemmeno<br />

l'opinione privata di un Padre <strong>della</strong> Chiesa in questa materia.<br />

Bisogna sempre vedere se realmente tale sia stato il pensiero<br />

<strong>della</strong> Chiesa almeno nel <strong>senso</strong> che abbia poi accettato questo simbolismo<br />

sanzionandolo con la sua autorità e facendolo, così, un'espressione<br />

<strong>della</strong> sua azione cultuale. Ogni simbolismo liturgico non documentato<br />

nei predetti modi è da respingere come arbitrario e senza<br />

fondamento.<br />

Così si fa giustizia delle fantasie ipersimbolistiche a cui si<br />

lasciarono andare buon numerò di interpreti medievali a partire<br />

da Amalario di Metz 50 . <strong>Il</strong> loro difetto fu di non preoccuparsi abbastanza<br />

di riferire il pensiero <strong>della</strong> Chiesa, ma di proporre troppe<br />

opinioni personali e, per di più, fondate spesso su analogie assai<br />

stravaganti. Queste esagerazioni, per la reazione che suscitarono,<br />

furono la causa principale dell'ingiusto discredito in cui anche il<br />

vero <strong>senso</strong> simbolico <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> cadde nell'età seguente, a partire<br />

dal rinascimento. Si sa che alcune di queste trovate simboliche<br />

liturgiche dei medievali, non altrimenti fondate, sono sopravvissute<br />

anche in certi libri moderni di devozione, come il voler vedere<br />

significati nelle singole parti <strong>della</strong> messa i singoli episodi <strong>della</strong><br />

passione di Gesù e negli ornamenti <strong>della</strong> pianeta sacerdotale gli<br />

strumenti di questa passione.<br />

I gruppi principali dei segni liturgici<br />

Passare in rassegna i singoli segni di cui consta la <strong>liturgia</strong>,<br />

spiegarne il <strong>senso</strong>, esaminare i problemi che solleva il loro retto<br />

uso, la loro efficacia, la loro comprensione è uno dei compiti essenziali<br />

<strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> speciale 51 . Qui basta un breve cenno ai gruppi<br />

principali. Considerando sia i segni d'istituzione divina che quelli<br />

d'istituzione ecclesiastica sembra che si possano ridurre questi<br />

gruppi principali a cinque.<br />

\ II segno parola. — La parola è il primo e massimo segno di<br />

cui si serve la <strong>liturgia</strong>, sia quella d'istituzione divina che quella<br />

d'istituzione ecclesiastica. Nella sostanza stessa dei sacramenti la<br />

parola è il coefficiente che determina (forma) il <strong>senso</strong> dell'elemento<br />

che funge come da materia determinabile. Così l'immersione nell'acqua<br />

e l'emersione non significano per sé sole una realtà soprannaturale;<br />

tanto meno esse significano la partecipazione alla morte<br />

e alla risurrezione di Cristo. Le parole « io ti battezzo nel nome del<br />

Padre... », danno invece a questi gesti il significato che il battezzato<br />

50 Morto nell'850. Sui principali di questi allegoristi medievali e le loro<br />

opere, vedi, per es., M. RIGHETTI, I ed. 2 1950 pp. 45-48; 65-68. Ibid. pp. 46-47, si<br />

potranno anche leggere alcuni esempi di questo allegorismo.<br />

51 Vedi in genere G. MARTIMORT... La Chiesa in preghiera, ed. it. Desclée<br />

1963 pp. 163-93.

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