TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

PREMESSE 697
di vita che fu il suo, all'epoca in cui visse e che essa, a suo modo,
riflette, nonché alla grazia particolare e alla missione propria che
ebbe da Dio. Non già che questa seconda serie di fatti non abbia
importanza nella questione che ci occupa. Si tratta, è vero, di cose
che non entrano per sé nella spiritualità liturgica e che quindi non
devono necessariamente — anzi, spesso, non possono nemmeno —
essere desiderate e tanto meno imitate da chi, tra noi, vuole intonare
la sua vita spirituale alla liturgia. Tuttavia la loro presenza
di fatto in S. Gertrude ci aiuta a capire meglio come una spiritualità
autenticamente liturgica, senza richiederle necessariamente, non è
loro affatto contraria. Anzi, come una spiritualità liturgica è capace
di ammetterle e di assimilarle.
Bisogna anche badare, sin dal principio, che, portando S. Gertrude
come esempio di spiritualità liturgica, si ha coscienza che nemmeno
essa è un esempio totalmente completo come noi oggi lo vorremmo
avere. Alla spiritualità liturgica della stessa Gertrude, pur
così varia e completa come esperienza di vita totale, mancano, in
specie, due cose che per noi oggi hanno giustamente grande importanza
: quella della sua applicazione sperimentale in un quadro di vita
come lo conosce oggi il cristiano che vive nel mondo e quella di una
grande esperienza pastorale comunitaria nel seno di una parrocchia
o dei grandi movimenti e raggruppamenti, per esempio di azione
cattolica, come oggi siamo abituati a conoscere. Ma questo significa
semplicemente che nessun esempio del passato, tanto meno un
esempio del medioevo, per quanto istruttivo, potrà dispensare i nostri
contemporanei dal realizzare essi stessi,-con la propria ricerca
e a propri rischi, non solo una spiritualità liturgica in genere, ma
quella spiritualità liturgica che sia connaturata ai nostri speciali
bisogni di uomini del secolo XX.
1. PREMESSE
Liturgia e spiritualità nelle opere di S. Gertrude in genere
Gertrude come esempio di spiritualità liturgica significa anzitutto
il fatto generale, che colpisce sin dal primo momento il lettore,
anche superficiale, dei suoi scritti, che la visione liturgica del mondo
costituisce effettivamente in lei la forma primaria ed unificatrice
del suo modo di vivere in profondità la vita dello spirito. La liturgia,
come azione liturgica della messa e della comunione, delle ore canoniche,
delle feste, dei periodi liturgici, costituisce il quadro non solo
esterno ma anche interno, psicologico, d'attenzione, di desiderio,
d'amore, di coordinamento entro il quale si svolge la sua vita come
ricerca di Dio, come unione fruitiva con Lui e come ritorno verso
gli uomini per condurli a Lui. In questa vita tutto è : o azione vissuta