TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

I SEGNI D'ISTITUZIONE ECCLESIASTICA 123
ottenuti nei riti d'istituzione ecclesiastica, Dio, in seconda linea,
ha anche riguardo alla dignità morale, al merito e alla santità della
vita di chi riceve questi riti o di chi li pone, concedendo, per questo
motivo, grazie attuali maggiori. Inoltre, nei riti d'istituzione ecclesiastica,
alcuni effetti, secondo l'opinione dei teologi, sono anche
ottenuti infallibilmente per la posizione oggettiva del rito, e dunque
come per un certo opus operatum,
L'effetto spirituale ottenuto infallibilmente dalla semplice posizione
del rito o dalla semplice recitazione della preghiera istituiti
dalla gerarchia, purché fatti da persone a ciò da essa autorizzate
e con l'intenzione e secondo le prescrizioni da essa stabilite, è anzitutto
l'impetrazione stessa della Chiesa, che quei segni liturgici
d'istituzione ecclesiastica hanno appunto per scopo immediato di
significare. Vuol dire che, nelle cerimonie, preghiere o sacramentali
istituiti dalla gerarchia, posto il rito, o recitata la preghiera da persone
autorizzate, con l'intenzione e nei modi prescritti dalla Chiesa
per la validità, l'impetrazione stessa della Chiesa in essi significata,
è infallibilmente attuata, a barte la dignità morale o santità personale
di colui del quale la Chiesa si serve per elevare in questo
momento la sua impetrazione a Dio. Così, per esempio, nella preghiera
delle ore canoniche, recitata da persone che la gerarchia
espressamente delega a compiere questo ufficio a nome della Chiesa,
purché siano osservate le prescrizioni richieste per la validità, è
sempre ed infallibilmente attuata la preghiera della Chiesa
sposa di Cristo, a parte la santità personale di colui che a suo
nome la compie.
Un altro effetto ottenuto infallibilmente nei riti d'istituzione
ecclesiastica in virtù della posizione oggettiva e valida del rito o
del suo ricevimento oggettivo e valido, è la consacrazione di cose
o persone nei sacramentali istituiti dalla gerarchia a questo scopo,
come: la professione religiosa, la consacrazione delle vergini, la
consacrazione di una chiesa, degli altari, dei calici. In simili casi
è certo che il compimento oggettivo e valido del rito produce
infallibilmente l'effetto spirituale che consiste in questo che Dio
accetta tale oggetto o persona come riservata al suo uso esclusivo.
Gli altri effetti connessi efficacemente alla liturgia d'istituzione
'ecclesiastica sono concessi da Dio alla preghiera della Chiesa che
si compie in quei riti e ciò secondo le leggi generali che regolano
l'esaudimento della preghiera. Questi effetti sono specialmente :
1. ogni specie di grazie attuali per le persone, come sentimenti di
fede, di speranza, di carità, di pentimento, ecc., e, mediante queste
grazie attuali, la grazia santificante ridata o aumentata; 2. l'impedimento
dell'influsso demoniaco sulle persone o sulle cose implorato
negli esorcismi; 3. anche grazie temporali accordate da Dio
in vista del bene spirituale. Tutto questo, dunque, nella liturgia
d'istituzione ecclesiastica, è concesso da Dio, principalmente in
riguardo all'opus operantis Ecclesìae. È la prima volta, se non mi
sbaglio, che un documento ufficiale del magistero codifica questo