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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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IL SEGNO NELL'EUCARISTIA 91<br />

1 Cor 10,16-21; 11,23-30; il discorso eucaristico nel sesto capitolo di<br />

S. Giovanni. L'eucarestia è segno dimostrativo anzitutto nel corpo<br />

e sangue di Cristo ivi presente : « Questo è il mio corpo... questo è<br />

il mio sangue » (parole dell'istituzione); « <strong>Il</strong> pane che io darò è la<br />

mia carne per la vita del mondo... Se non mangerete la carne del<br />

figlio dell'uomo e berrete il suo sangue... Chi mangia la mia carne<br />

e beve il mio sangue-. » (Gv 6,51 ss); « <strong>Il</strong> calice <strong>della</strong> benedizione<br />

che noi benediciamo, non è comunione del sangue di Cristo? <strong>Il</strong> pane<br />

che spezziamo, non è comunione del corpo di Cristo? » (ICor 10,<br />

16). Poi: l'eucarestia è segno dimostrativo <strong>della</strong> vita divina e <strong>della</strong><br />

grazia d'unione con Cristo e tra noi : « Chi mangia la mia carne e<br />

beve il mio sangue dimora in me e io in lui... Chi mi mangia anche<br />

lui vivrà a causa di me » (Gv 6,56 s; cfr. 6,50-52). « Poiché uno solo è<br />

il pane, un solo corpo siamo noi che siamo molti: tutti infatti partecipiamo<br />

dell'unico pane» (ICor 10,17).<br />

Dell'eucarestia segno impegnativo di una vita corrispondente<br />

S. Paolo parla esplicitamente in 1 Cor 10,14-22 per far capire ai<br />

cristiani l'obbligo di fuggire l'idolatria : «Pertanto, miei diletti,<br />

fuggite l'idolatria. Parlo come si parla a persone intelligenti: giudicate<br />

quel che dico: il calice di benedizione che noi benediciamo<br />

non è comunione del sangue di Cristo? <strong>Il</strong> pane che spezziamo non<br />

è comunione del corpo di Cristo?... quello che le genti immolano,<br />

lo sacrificano ai demoni e non a Dio. Ed io voglio che voi non siate<br />

in comunione coi demoni. Non potete bere il calice del Signore e il<br />

calice dei demoni; non potete partecipare alla mensa del Signore<br />

e a quella dei demoni. O vogliamo provocare la gelosia del Signore?<br />

Forse siamo più forti di Lui?». <strong>Il</strong> concetto di eucarestia segno impegnativo<br />

di vita e del modo di condursi verso Dio è incluso in<br />

quello di nuovo patto, nuova alleanza nel sangue di Cristo (Mt 26,28;<br />

Me 14,24; Le 22,20; 1 Cor 11,25). Questo richiama il patto d'alleanza<br />

dell'Antico Testamento con la forte accentuazione di ciò che implica<br />

di consacratorio e di irrevocabilmente impegnativo per l'uomo che<br />

la riceve da Dio. L'impegno era consacrato nel sangue <strong>della</strong> vittima<br />

e nel banchetto sacro dinanzi a Dio (cfr. Es 24; Dt 29-30) 110 .<br />

<strong>Il</strong> concetto dell'eucaristia segno « rimemorativo » <strong>della</strong> cena e<br />

del Golgota è contenuto nei seguenti testi : « <strong>Il</strong> Signore... prese del<br />

pane, rese le grazie, lo spezzò e disse: questo è il mio corpo, che è<br />

per voi; fate questo in memoria di me. Similmente anche il calice,<br />

dopo aver cenato, dicendo: questo calice è il nuovo patto nel mio<br />

sangue: fate questo ogni volta ne beviate, in memoria di me. Infatti<br />

ogni volta che voi mangiate questo pane e beviate il calice, voi<br />

proclamate continuamente la morte del Signore» (ICor 11,23 ss).<br />

<strong>Il</strong> riferimento dell'eucaristia alla storia sacra precedente è<br />

espresso nelle parole : « Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue<br />

» (ICor 11,25. Cfr. Mt 26,28; Me 14,24; Le 22,20). Queste parole<br />

no per ia connessione dei concetti: sacrificio-banchetto sacro-alleanza-impegno<br />

vedi per es., W. EICHRODT, Teologie des AT I 1948 pp. 69-70 e nel Theol.<br />

Wort. zum NT le voci diatheke II 106 ss; koinonos III 802; 805 s.

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