TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

LA QUAESTIO SCOLASTICA 549
questi ricorsi e quindi i limiti del loro valore, bisogna tener presente
il quadro generale scolastico della quaestio e del metodo
sic et non 3e .
L'« auctoritas » e la « quaestio » nel metodo scolastico
È noto, infatti, che tutto il lavorio scolastico, sia filosofico che
teologico, dal punto di vista del metodo, si sviluppa a partire da un
dato positivo: le affermazioni o le opinioni, per lo più consegnate
in testi scritti, degli autori antecedenti, che, nella materia presa in
esame nei singoli casi, sono supposti fare in qualche modo autorità.
I detti di questi autori, che riassumono in una determinata
questione la loro rispettiva posizione, ed anche gli stessi autori che
li hanno pronunciati, sono nominati appunto: auctorìtates.
In filosofia Aristotele, il filosofo, a partire dal ritrovamento delle
sue opere, è, naturalmente, la grande auctoritas. In teologia le
auctorìtates sono svariatissime : la Scrittura, i Padri : « i santi »;
i teologi più recenti: doctores; i concili, la Chiesa in genere, specialmente
quella romana. La liturgia, sia nei suoi testi, sia nei suoi
riti, sia nelle sue feste, è una tra le auctorìtates in teologia. Sebbene
S. Tommaso non dica molto in proposito, sembra certo che per lui
ì'auctoritas della liturgia si riduce all''auctoritas della Chiesa della
quale essa manifesta la consuetudo, specialmente nei riti e nelle
feste, e quindi in qualche modo la fede, sia nei riti che nelle feste
e nei formulari 37 .
Dal punto di partenza dell'indagine costituito dalle auctorìtates,
nel metodo scolastico sorge la quaestio, in quanto le auctorìtates
contrastanti prò e contro una determinata soluzione (sic et non) in
una certa materia sollevano, per il teologo, una questione, un dubbio,
ed impongono un'alternativa nella sua soluzione a seconda che
si segue una parte o l'altra delle auctorìtates. Nasce così naturalmente
il noto sistema di esposizione scolastico in ogni dibattito.
Esso consiste, in ogni articolo, nel proporre dapprima una questione
(Quaeritur utrunt...). Quindi segue l'espressione del dubbio in una
delle sue alternative (Et videtur quod...), affiancata subito da una
serie di auctorìtates che sembrano militare in suo favore (...enint...
e la serie delle obiectiones che appoggiano la prima alternativa).
In quarto luogo segue una o anche più auctorìtates in favore della
se Vedi, per es., J. DE GHELLINCK, Le mouvement théologique du XII' siècle,
2 ed. Bruges-Bruxelles-Paris 1948 p. 472 ss; M. D. CHENU, Introduction à l'étude de
S. Thomas d'Aquin, Paris 1950 p. 106 ss.
37 A proposito del ricorso all'auctoritas della festa liturgica della Concezione
di Maria, S. Tommaso parla della consuetudo delle chiese che celebrano
questa festa: III q 27 a 2 ad 3. Dell'autorità in teologia della consuetudine della
Chiesa in genere, S. Tommaso dice che essa è massima e deve prevalere su
quella stessa dei Padri e dei dottori: IMI q 10 a 12 corpo. Vedi anche III q 78
a 3 sed contra; Suppl q 29 a 8 sed contra 1 e nel corpo dell'articolo; Suppl. q 72
a 2 sed contra 3.