TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

400 CAP. XIII - LE DUE CITTA
morti non siano presi e ritenuti dai principati e dalle potenze
superiori e affinché il loro uomo interno, invisibilmente, salga più
alto » 12 °. C. Ruch, citando il detto testo 121 , osserva che Ireneo
afferma anche che gli gnostici, nel loro culto, hanno frammischiato
a grossolane pratiche e cerimonie pagane certi riti cristiani più
o meno sfigurati; per cui « ci si può chiedere se la cerimonia marcosiana
non sia la trasposizione di un rito cattolico destinato a
salvare l'anima dal peccato e dal diavolo, e a sopprimere gli ostacoli
che le impedivano di salire al paradiso ».
Comunque, è certo che nelle prime notizie sicure che abbiamo
di un uso cattolico di benedire olio per ungerne i malati, si tratta
di olio misto con acqua 122 e che, in oriente, già le prime formule
di benedizione danno alla futura unzione un carattere antidemoniaco
: « Benediciamo nel nome del tuo unigenito Gesù Cristo queste
cose; invochiamo sopra quest'acqua e sopra quest'olio il nome
di Colui che patì, fu crocifìsso, risuscitò e siede alla destra dell'Ingenito.
Concedi a queste cose virtù curativa affinché chi ne beve
o ne è unto sia liberato da ogni febbre, da ogni demonio, da ogni
malattia; diventi rimedio di cura e d'integrità la loro recezione
nel nome dell'unigenito tuo Gesù Cristo, per il quale è a te gloria
e impero nello Spirito Santo in tutti i secoli dei secoli. Amen » 123 .
Dello stesso tenore, è la formula dell'ottavo libro delle Costituzioni
Apostoliche, dove si prega Dio: « Santifica, per Cristo, quest'acqua
e quest'olio... dà loro forza risanatrice, che allontani le malattie,
metta in fuga i demoni, scacci ogni insidia... » 124 . Nella tradizione
romana dei sacramentari, per la benedizione dell'olio per gli infermi
si ebbe dapprima un'orazione che solo implicitamente conteneva
un senso antidemoniaco 12 \ ma, a cominciare dal secolo IX, si premise
un esorcismo propriamente detto 126 che mette maggiormente in
rilievo questo senso.
Nell'amministrazione stessa dell'olio santo, secondo l'odierno
rituale romano, il senso antidemoniaco di tutto il rito è ripetutamente
accentuato. La prima parte di questo rito non contiene altro
che il saluto del sacerdote che entra nella casa dell'infermo e la
lustrazione di questa casa con senso e formule nettamente antidemoniache:
« Sia proibito in questo luogo l'accesso ai demoni; vi
siano presenti gli angeli di pace... »; il Signore allontani dagli abitatori
di questa casa « ogni contraria potestà; li liberi da ogni timore,
"o Haer. I 21.
121 Dict. de théol. cath., Extrème onction, V 2 (1913) 1931.
122 Traditio di Ippolito, cap. 5; Eucologio di Serapione 17 (5); Const.
Apost. Vili 29.
123 Eucologio di Serapione 17 (5).
124 Const. Apost. Vili 29.
125 L'orazione Emitte, Gelas., ed. Mohlberg n. 382 p. 61, conservata nell'odierno
pontificale romano.
126 Dapprima l'esorcismo Exorcizo te, creatura olei, che gli antichi sacramentari
contenevano per l'esorcismo dell'olio per fare il crisma; poi l'attuale
esorcismo del nostro pontificale: Exorcizo te immundissime spiritus.