31.05.2013 Views

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

448 CAP. XIV - LITURGIA E SCRITTURA<br />

essenziali <strong>della</strong> storia dell'antico Israele, oltre che a conservare il<br />

loro <strong>senso</strong> di realtà storica passata, prendono un ulteriore valore<br />

di prima realizzazione imperfetta di quello che Dio farà ai tempi<br />

messianici: vi sarà, in modo assai più meraviglioso e sublime di<br />

quanto non avvenne al primo esodo, un nuovo passaggio del mare,<br />

una nuova marcia del popolo per il deserto, nuove acque vive scaturienti<br />

dalla roccia, una nuova colonna luminosa di nubi, e specialmente<br />

una nuova ed eterna alleanza. Questa tendenza viene<br />

ancora accentuata nel giudaismo posteriore e prende pieno sviluppo<br />

nel Nuovo Testamento.<br />

<strong>Il</strong> grande nuovo annunzio, che il Nuovo Testamento indirizza<br />

ai giudei, è semplicemente questo: tutto quello che è stato preparato,<br />

annunziato, prefigurato come in un primo schizzo nell'Antico<br />

Testamento, si è ora adempiuto nella persona di Cristo e nei cristiani.<br />

I libri del Nuovo Testamento sono pieni di questa idea \<br />

S. Paolo ne fa esplicitamente la teoria. È il suo concetto <strong>della</strong> pienezza<br />

dei tempi (Gal 4,4; Ef 1,10); <strong>della</strong> legge del pedagogo che conduce<br />

a Cristo (Gal 3,24; Rm 10,4); dei cristiani, meta verso cui<br />

tendeva tutta la storia precedente (ICor 10rll); vero Israele che<br />

Dio aveva in vista di formare quando si occupava dell'Israele storico<br />

(Gal 6,16); veri figli di Abramo nei quali si compiono le promesse<br />

a lui fatte (Rm 9,7 ss). Nonché il concetto <strong>della</strong> legge primo<br />

abbozzo imperfetto e prefìgurativo dell'economia nuova (Eb 10,1).<br />

In questi temi generali, che esprimono l'unità continuativa dei<br />

due testamenti e di tutta la storia, la tipologia propriamente detta<br />

ha un posto importantissimo: l'Antico Testamento non solo prepara<br />

e annunzia il Nuovo mediante una successione cronologica o<br />

mediante dottrine e affermazioni teoriche, ma in esso, cose, persone<br />

e avvenimenti hanno anche il valore di prime realizzazioni imperfette<br />

e prefigurative di cose, persone e avvenimenti <strong>della</strong> nuova<br />

economia.<br />

Questa relazione tra realtà dell'Antico Testamento e realtà del<br />

Nuovo in quattro casi è chiamata esplicitamente: Typos, Antitypos:<br />

relazione tra Adamo e Cristo (Rm 5,14); relazione tra avvenimenti<br />

dell'esodo e vita cristiana (ICor 10,6); relazione tra sacerdozio e<br />

<strong>liturgia</strong> del tabernacolo e del tempio da una parte, e sacerdozio<br />

e sacrificio di Cristo dall'altra; santuario del tempio e santuario<br />

del cielo (Eb 9,24. Cfr. 9-10,8); relazione tra arca di Noè e battesimo<br />

(\Pt 3,21).<br />

Sarebbe arbitrario dire che questi sono i soli passi d'interpretazione<br />

tipologica certa nel Nuovo Testamento. Infatti, in molti<br />

altri testi, senza usare le parole typos, antitypos, il Nuovo Testamento<br />

interpreta il significato di cose, persone, avvenimenti dell'Antico,<br />

con un procedimento identico, o talmente simile che rie-<br />

5 Cfr. per es., L. GOPPELT, Typos. Die typologische Deutunge des Alten Testaments<br />

im Neuen, 1939; P. LESTRINGANT, Essai sur l'unite de la révélation biblique,<br />

Paris 1943; P. VAN DEN PLOEG, VAncien Testament dans Vépitre aux hébreux, in:<br />

Revue biblique 1947, 187 ss.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!