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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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PURIFICAZIONE 711<br />

il canto gregoriano, la cui forza estetica è cosa riconosciuta dagli<br />

intenditori.<br />

È certo che Gertrude amò profondamente l'assistenza agli uffici,<br />

specialmente i giorni di festa, e che fu per lei grandissima mortificazione<br />

esserne non di rado privata dalla malattia 43 . Sembra anzi che<br />

proprio in questo campo abbia avuto a subire quelle purificazioni<br />

passive per le quali devono passare le anime chiamate alle più alte<br />

vette. Comunque, il Signore le faceva capire che l'essere privata degli<br />

uffici a causa <strong>della</strong> malattia giovava grandemente alla sua santificazione<br />

per purificarla da ogni affetto puramente naturale 44 .<br />

È certo pure che amò profondamente il canto gregoriano " 5 . Ma<br />

anche qui Dio badava a purificarla da un compiacimento di <strong>senso</strong><br />

troppo umano.<br />

« In un certa festa, mentre era impedita di cantare da un male di capo,<br />

domandò al Signore perché lasciasse che ciò le avvenisse più spesso proprio<br />

nelle feste; e su ciò ebbe questa risposta : « per impedire che, elevata per il piacere<br />

nella modulazione del canto, tu sia meno idonea alla mia grazia ». Ed essa :<br />

« la tua grazia, o Signore, potrebbe premunirmi da questo difetto ». <strong>Il</strong> Signore :<br />

« conviene più al vantaggio dell'uomo che l'occasione di cadere gli sia tolta<br />

per l'aggravio di qualche male. Così ne acquista il doppio merito <strong>della</strong> pazienza<br />

e dell'umiltà » 4e .<br />

« Mentre aveva assolte tutte le lodi con devota attenzione, cominciò a riflettere<br />

se non avesse meritato per qualche sua incuria di non aver ricevuto<br />

illuminazioni tanto eccellenti come era solita ricevere dalle cose dette con tanta<br />

devozione come aveva detto queste lodi. Dio la istruì con queste parole: « giustamente<br />

sei stata privata dell'interna dolcezza dell'illuminazione spirituale perché<br />

lasciandoti andare alla propria volontà, ti sei compiaciuta umanamente<br />

nella modulazione del canto. Sappi tuttavia che il merito <strong>della</strong> futura ricompensa<br />

ti è stato aumentato nel grado che al mio servizio hai anteposto il tuo<br />

pròprio comodo» 47 .<br />

Appaiono anche chiare tracce in Gertrude di un fondo di carattere<br />

che avrebbe potuto svilupparsi in fierezza anche con scatti di<br />

risentimento e d'ira 48 . Una sera si lascia andare a una commozione<br />

di collera. La mattina seguente, nell'orazione, Cristo le si mostra in<br />

una forma compassionevole, ciò che eccita in lei un forte rimorso<br />

di coscienza e la risoluzione di preferire piuttosto che Cristo non<br />

le si mostri affatto anziché mostrarsi in un momento « quando<br />

abbia negletto di combattere il nemico che mi spinge a cose che ti<br />

sono tanto contrarie » 49 . Un'altra volta si risente fortemente dell'osservazione<br />

fattagli da una consorella che per trovare veramente Gesù<br />

dovrebbe vigilare sui suoi sensi e sentimenti come un pastore sul<br />

suo gregge.<br />

43 Vedi, per es., <strong>Il</strong>i 30 p. 189; IV 9 p. 324 e spesso nel libro IV.<br />

44 Vedi, per es., <strong>Il</strong>i 30 p. 189.<br />

45 Vedi, per es., II 16 p. 87; III 30 n. 17 p. 85 s; III 59; IV 14; IV 41 p. 417;<br />

IV 46 p. 426.<br />

4 « III 30 p. 185 s.<br />

47 IV 41 p. 418.<br />

48 Vedi, per es., II 12; II 13; II 1, verso la fine; cervicem meam indomitam...<br />

« II 12.

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