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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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20 CAP. I - SFONDO DELLA LITURGIA : STORIA SACRA<br />

ragioni metafisiche o per altre considerazioni, ma, immediatamente,<br />

perché Dio, persona concreta, è intervenuta e interviene concretamente<br />

e liberamente in Cristo, nello Spirito, in tale o tale modo nella<br />

storia del mondo, nella storia dell'uomo, di ogni uomo; nella tua<br />

storia. La rivelazione cristiana dice all'uomo: Dio liberamente ha<br />

agito ed agisce ed agirà così cogli uomini, con te, dunque è tuo dovere<br />

agire così.<br />

È già norma caratteristica dell'Antico Testamento di desumere<br />

il motivo <strong>della</strong> legge morale immediatamente e concretamente anzitutto<br />

dal patto che Dio ha concluso con Israele. Si veda, per esempio,<br />

Es 20,2 ss ove si tratta del decalogo. Al primo comandamento : non<br />

avere altro Dio fuori di me, è premessa come motivazione immediata<br />

: « Io sono il Signore, Iddio tuo, che ti trassi fuori dal paese<br />

d'Egitto, dalla casa di schiavi » (v. 2). Al secondo comandamento :<br />

Non ti fare scultura né immagine alcuna... non prostrarti ad esse,<br />

segue la motivazione : « Poiché io, il Signore Dio tuo, sono un Dio<br />

geloso... » (y. 5). Al comandamento dell'osservanza del sabato è data<br />

come motivazione : « Poiché in sei giorni il Signore fece il cielo e<br />

la terra e il mare e quanto è in essi, e al settimo si riposò; perciò<br />

benedisse il Signore il giorno del sabato e lo santificò » (v. 11). Vedi<br />

nello stesso <strong>senso</strong> Dt 4,2.7-9.15.16.32-40; 5,6; 7,6-11; 10,12-11,9. Sommamente<br />

caratteristico, tra questi testi, quello dove si motiva il<br />

sommo comandamento di amare Dio al di sopra delle altre cose:<br />

« Ed ora, Israele, che cosa richiede da te il Signore, tuo Dio, se non<br />

che tu tema il Signore, tuo Dio, cammini per tutte le sue vie, lo ami,<br />

lo serva, il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima<br />

tua, osservando i precetti del Signore e i suoi statuti, che oggi io<br />

ti ingiungo per tuo bene? Vedi! Del Signore, tuo Dio, è il cielo e<br />

il più alto cielo, la terra e quanto in essa si trova. Eppure, soltanto<br />

ai tuoi padri si è attaccato il Signore, amandoli, e dopo di loro<br />

ha preferito i loro posteri, voi, a tutti i popoli, com'è al giorno d'oggi.<br />

Circoncidete dunque l'incirconciso vostro cuore e non indurate la<br />

vostra cervice... » (Dt 10,12-16). Si veda pure come si motiva il precetto<br />

dell'amore del forestiero che abita in mezzo agli israeliti:<br />

« Poiché il Signore, vostro Dio, è il Dio degli dei... che non usa parzialità<br />

e non accetta regali... ed ama il forestiero, somministrandogli<br />

pane e vestito. Amate dunque il forestiero, giacché forestieri foste<br />

nella terra d'Egitto » (Ibid. v. 17-19).<br />

Già i profeti, del resto, vedevano tutto in questa prospettiva:<br />

dal modo di agire di Dio nella storia con Israele, modo d'agire di<br />

padre e di sposo, ma anche di giudice retributore, si desumono i<br />

doveri d'Israele verso Dio e si misura la gravità dei suoi peccati.<br />

Di qui, per esempio, il grande tema profetico dell'amore di Dio<br />

sposo, per Israele sua sposa; dell'infedeltà <strong>della</strong> sposa verso lo<br />

sposo e delle lamentele di Dio contro la sposa infedele, nonché delle<br />

tribolazioni senza fine cui la sposa va incontro per la sua infedeltà;<br />

tema già drammaticamente sviluppato da Osea (1,2; 2; 3,1-5; 4,10-19;<br />

5-10; 14,2 ss).

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