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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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<strong>RELIGIONE</strong> E VIRTÙ TEOLOGALI 141<br />

Dio per fine cui si riferiscono immediatamente e direttamente i<br />

suoi atti, e per questa ragione è superiore alle altre virtù morali,<br />

ma non ha Dio per oggetto immediato come le virtù teologali; questo<br />

spiega, per S. Tommaso, il fatto che la religione è inferiore alla<br />

fede, alla speranza e specialmente alla carità, l'incontrastata regina<br />

di tutte le virtù 12 .<br />

Tuttavia, anche per S. Tommaso, la connessione tra la virtù<br />

di religione e le virtù teologali è somma e singolare. Infatti, ritiene<br />

in primo luogo che le virtù teologali sono la radice <strong>della</strong> virtù soprannaturale<br />

di religione : « Col loro comando (suo imperio) causano<br />

l'atto di religione » 13 ; per onorare Dio soprannaturalmente<br />

nell'atto di religione, si presuppone che crediamo che Dio è creatore,<br />

governatore e fine ultimo delle cose 14 , che abbiamo la speranza<br />

che Dio accetti i nostri omaggi; la carità è, in modo speciale, in<br />

colui che la possiede, « principio <strong>della</strong> religione » ".<br />

Ma poi S. Tommaso riconosce con gli altri teologi, che la virtù<br />

di religione è anche una virtù generale che si serve di tutte le altre<br />

virtù, comprese le virtù teologali, per attuare se stessa offrendo i<br />

loro atti in debito omaggio a Dio come sommo creatore, governatore<br />

e fine delle cose. Così le altre virtù sono come la materia di<br />

cui si serve la virtù di religione : « La religione stessa... ha... per<br />

materia gli atti <strong>della</strong> fede o di un'altra virtù, che essa offre a Dio<br />

come a Lui dovuti » ie .<br />

Finalmente, per un reciproco influsso, sotto aspetti diversi, la<br />

virtù di religione, sgorgante dalle virtù teologali, in specie dalla carità,<br />

nutre a sua volta le virtù teologali e la carità : « ...La carità<br />

causa la devozione... ma anche la carità è nutrita dalla devozione,<br />

come ogni amicizia si conserva e si aumenta per l'esercizio delle<br />

opere dell'amicizia e per la meditazione » ". Lo stesso dicasi <strong>della</strong><br />

fede e <strong>della</strong> speranza.<br />

La connessione tra virtù di religione e virtù teologali è tale che<br />

non è mancato tra i teologi chi abbia ritenuto che alla virtù di religione,<br />

teoricamente parlando, non difetta niente per essere classificata<br />

quarta tra le virtù teologali 18 , anzi come la sintesi generale<br />

delle virtù teologali 19 .<br />

Comunque, il dominio <strong>della</strong> virtù di religione nella vita cristiana<br />

è quantitativamente e qualitativamente profondissimo. Cominciando<br />

con un'ammirazione contemplativa dell'eccellenza di Dio<br />

sommo creatore, governatore e fine delle cose, suscita nell'ani-<br />

12<br />

Cfr. Summa IMI q 81 a 5.<br />

» Ibid. ad 1.<br />

14<br />

Cfr. In Boeth. de Triti. Lect. 1 q 1 a 2.<br />

« Summa IMI q 82 a 2 ad 1.<br />

« In Boeth. de Trin. Lect. 1 q 1 a 2.<br />

" Summa IMI q 82 a 2 ad 2.<br />

18<br />

R. HOURCADE, La vertu de religion, in: Bulletin de litt. éccl. de Toulouse,<br />

1944, p. 181-219.<br />

19<br />

A. MAHTINET, Institutionum theologicarum quarta pars seu theologia moralis,<br />

Paris 1867 I q. 355 (citato da LorriN, Morale fondamentale p. 354).

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