TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

L'INSEGNAMENTO DELLA LITURGIA 603
rale della liturgia, non può illudersi di averli nemmeno introdotti
nel vero mondo della liturgia. Una sola introduzione storica, se
ad essa non si aggiunge in qualche modo un'introduzione teologica,
ascetica e pastorale, è ben lungi da ottenere questo effetto. È per
questo che gli studenti in teologia, nella stragrande maggioranza
dei casi, escono dai seminari e dalle falcoltà teologiche senza essere
stati introdotti veramente nella liturgia. Questa mancanza non proviene
essenzialmente dall'insufficienza del numero dei corsi che hanno
ascoltati in questa materia, ma dal modo qualitativo di concepire
questi corsi. La questione dell'insegnamento della liturgia nei seminari
e nelle facoltà teologiche sembra dunque sia la questione della
introduzione degli alunni alla liturgia teologica e, conseguentemente,
ascetica e pastorale, di cui in quest'opera ci sforziamo appunto di
spiegare i fondamenti.
Conseguenza dell'unità del sapere teologico e in specie
dell'unità della liturgia teologica con la teologia sintetica generale
e la Scrittura
Ora, in proposito, una prima osservazione s'impone. Abbiamo
avuto spesso occasione di costatare la profonda unità del mondo della
liturgia come è concepita in questo saggio, col mondo della bibbia e
col mondo di quella che si dice generalmente teologia dogmatica. Anzi,
sotto un certo aspetto, scopo di quest'opera era appunto di ritrovare
questa unità. Per l'insegnamento della liturgia nei seminari e nelle
facoltà teologiche segue subito una conseguenza di grande importanza :
per iniziare gli alunni a questo mondo della liturgia, i professori di
dogmatica e di Sacra Scrittura hanno per lo meno altrettanta importanza
quanto il professore stesso di liturgia.
Se a questo si aggiunge, ciò che apparirà meglio in seguito, la
profonda unità tra perfezione cristiana e liturgia e tra pastorale e
liturgia, e quindi allo stesso scopo generale dell'introduzione degli
alunni alla liturgia, la non minore importanza dei professori di queste
materie, si deve dire che la natura stessa delle cose esige che, praticamente,
tutto l'insegnamento della teologia sia come naturalmente immerso
in un'atmosfera liturgica. Questo è vero perché le principali
materie di questo insegnamento hanno una certa loro dimensione
liturgica, la quale, sviluppata secondo le esigenze intrinseche di queste
stesse discipline, costituisce nell'insegnamento teologico un continuo
legame con la liturgia. In qualche modo prepara ad essa e la fa apparire,
ciò che realmente è sotto un certo aspetto, un punto di convergenza
di tutta la fede e di tutta la vita cristiana e quindi anche di
quei diversi rami della scienza che ha per oggetto appunto lo studio
di questa fede e di questa vita.
Da quanto è stato spiegato fin qui, deve apparire in modo speciale
l'importanza di un certo modo di concepire l'insegnamento della
dogmatica e della Scrittura per la formazione liturgica degli studenti
in teologia. Per la dogmatica la cosa è stata sufficientemente spiegata