31.05.2013 Views

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

I<br />

I SEGNI D'ISTITUZIONE ECCLESIASTICA 95<br />

La quadruplice dimensione dei segni liturgici<br />

d'istituzione ecclesiastica<br />

I segni liturgici d'istituzione ecclesiastica si possono distinguere<br />

in tre gruppi: le cerimonie, ossia gesti, atteggiamenti, movimenti,<br />

con cui la Chiesa, nella celebrazione del sacrificio e nell'amministrazione<br />

dei sette sacramenti, accompagna e, per così dire, riveste<br />

il nucleo essenziale d'istituzione divina e la recitazione delle ore<br />

canoniche; le preghiere d'istituzione ecclesiastica nella celebrazione<br />

del sacrifìcio e nell'amministrazione dei sette sacramenti, ma, specialmente,<br />

quelle che costituiscono l'ufficio delle ore canoniche; i<br />

sacramentali intesi nel <strong>senso</strong> stretto odierno. Non è necessario, per<br />

lo scopo che qui perseguiamo, discutere le questioni che potrebbe<br />

sollevare un simile raggruppamento dei segni liturgici d'istituzione<br />

ecclesiastica.<br />

Sebbene anche nella <strong>liturgia</strong> d'istituzione ecclesiastica culto e<br />

santificazione siano realtà che non possono èssere dissociate, tuttavia<br />

in essa, non esclusi, come pare, gli stessi sacramentali, l'aspetto<br />

culto è al primo piano e predomina sull'aspetto santificazione.<br />

È dunque la realtà culto che questi segni significheranno anzitutto;<br />

ma anche nel significare questa realtà si ritroverà, a suo modo,<br />

la quadruplice dimensione del segno liturgico: dimostrativo del<br />

presente, morale e impegnativo per il resto <strong>della</strong> vita, rimemorativo<br />

del passato, e preannunziativo, o profetico, del futuro.<br />

La realtà invisibile presente, di cui il segno liturgico è dimostrativo,<br />

sarà qui, anzitutto, la disposizione d'animo interna <strong>della</strong><br />

Chiesa in cui consiste formalmente il culto liturgico; sarà pure la<br />

disposizione d'animo di Cristo in cui consiste il suo culto a Dio e<br />

di cui il culto <strong>della</strong> Chiesa non è che una partecipazione e uno strumento.<br />

La realtà presente, di cui il culto è segno morale e impegnativo,<br />

sarà la vita morale del fedele. Quella passata di cui il culto<br />

è segno rimemorativo sarà in primo luogo il culto che Cristo rese<br />

a Dio sulla terra, massimamente nella sua passione, dove iniziò il<br />

culto che oggi si continua nella Chiesa, e meritò di renderne partecipe<br />

questa stessa Chiesa; poi saranno tutti quei culti che furono<br />

resi a Dio dopo il peccato di Adamo e prima di Cristo, i quali non<br />

erano che abbozzi e primi adombramenti del culto di Cristo e <strong>della</strong><br />

Chiesa. Finalmente, la realtà futura di cui il culto è segno profetico<br />

sarà il culto perfetto <strong>della</strong> Gerusalemme celeste nella gloria. Per<br />

comprendere con quali sfumature proprie questo quadruplice significato<br />

si ritrovi in ogni segno d'istituzione ecclesiastica, bisogna esaminare<br />

più particolarmente i tre gruppi di ségni sopra elencati.<br />

Le cerimonie. — Ogni gesto, atteggiamento, movimento, in cui<br />

consistono le cerimonie, ha per scopo di esprimere, e nello stesso<br />

tempo di creare in colui che lo compie e. in coloro che lo vedono,<br />

le varie disposizioni d'animo nelle quali consiste formalmente il

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!