TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

342 CAP. XII - LITURGIA, SANTI E ANGELI
a Dio onnipotente, fratello carissimo... Quando uscirà quindi la tua
anima dal corpo venga al tuo incontro la splendida turba degli
angeli; venga a te il senato degli Apostoli giudici... » 65 . « Soccorrete,
santi di Dio; accorrete angeli del Signore; ricevete la sua anima
ed offritela al cospetto dell'Altissimo. Cristo che ti chiamò ti riceva
e gli angeli ti conducano nel seno di Abramo ». « In paradiso ti conducano
gli angeli; al tuo arrivo ti ricevano i martiri e ti scortino
nella santa città di Gerusalemme. Il coro degli angeli ti riceva e
con Lazzaro, il povero, abbia tu eterno riposo » ee . Il rituale romano
delle esequie parla perfino di un angelo custode del sepolcro:
« Dio, per la cui misericordia le anime dei fedeli hanno riposo,
degnati di benedire questo tumulo e assegnagli a custode il tuo
santo angelo... ». A proposito della lotta contro Satana nella liturgia
dei defunti si parlerà dell'opinione intorno alla parte degli
angeli buoni, oltre che alla parte dei demoni, nel giudizio particolare
e nella teoria dei telonia.
Angeli, ufficio canonico, benedizioni
La presenza degli angeli nella liturgia di lode dell'ufficio divino
è un tema comunissimo. Già Origene aveva scritto della preghiera
in comune dei cristiani : « Intorno agli angeli ecco ciò che si deve
dire. Se l'angelo del Signore è intorno a coloro che lo temono, è
naturale, quando essi sono ufficialmente adunati per la gloria di
Cristo, che l'angelo rispettivo sia intorno a ognuno di coloro che
lo temono e sia con colui che è incaricato di custodire e di dirigere;
di modo che quando i fedeli sono radunati, vi sono due assemblee:
quella degli uomini e quella degli angeli » 6T . S. Benedetto, nella
sua regola, sintetizzò così in poche parole il modo in cui i monaci
devono recitare l'ufficio : « Crediamo che dappertutto è la divina
presenza... Massimamente però, senza nessun dubbio crediamolo
quando siamo all'opera divina. Dunque ricordiamoci sempre
di quello che dice il Profeta: servite il Signore con timore; e ancora:
salmeggiate sapientemente; e: ti canterò salmi al cospetto degli
angeli. Consideriamo, dunque, come dobbiamo stare al cospetto
della divinità e dei suoi angeli e quando salmeggiamo facciamolo
in modo che la nostra mente concordi con la nostra voce » 88 . Questa
e 5 Vedi già nel Gelasiano, ed. Mohlberg n. 1627 p. 238: « O Dio per cui vivono
tutti i mortali... supplici ti preghiamo, comanda che l'anima del tuo servo N.
sia ricevuta per la mano dei tuoi santi angeli e condotta nel seno del tuo amico,
il patriarca Abramo... ».
66 Vedi anche per es., nel Gelasiano, le orazioni per la sepoltura, ed. Mohlberg
n. 1610-11 pp. 234-35. « Suscipe... ad te revertentem de Àegypti partibus»,
e « suscipe... revertentem ad te: Vestem... », e il n. 1621 p. 236 l'orazione Opus.
Vedi anche l'offertorio della messa dei defunti: « ...Sed signifer Sanctus Michael,
repraesentet eas in lucem sanctam ».
« 7 De orat. 25.
cs Cap. 19.