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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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564 CAP. XIX - <strong>TEOLOGIA</strong> E LITURGIA NEI PADRI<br />

che si sono occupati dei rapporti tra teologia e <strong>liturgia</strong> presso i<br />

Padri, eccettuato, a mia conoscenza, il P. Daniélou, il quale, nelle<br />

diverse sue opere parte, più o meno coscientemente, da un altro<br />

punto di vista, l'hanno fatto presupponendo il concetto positivo-scolastico<br />

di teologia, come l'abbiamo sopra spiegato. In questo concetto,<br />

come è noto, per una forte prevalenza ed esagerazione <strong>della</strong><br />

visuale apologetica, l'essenza e la preoccupazione primaria del lavoro<br />

<strong>teologico</strong> sta nel provare contro chi lo nega, almeno dal punto<br />

di vista metodologico, la fondatezza, rispetto alle fonti, di un determinato<br />

punto <strong>della</strong> dottrina <strong>della</strong> Chiesa. Ma è cosa completamente<br />

gratuita supporre che tale sia stato appunto il concetto di teologia<br />

presso i Padri.<br />

L'attenzione che nella letteratura patristica si dà alla <strong>liturgia</strong> è,<br />

dunque, anzitutto teologica, e teologica irenica, espositiva, con forte<br />

connessione catechetica e parenetica, ascetica e mistica; diretta<br />

pertanto ai credenti, non in cerca di prove che la dottrina <strong>della</strong><br />

Chiesa è veramente nelle fonti, ma anzitutto in cerca di penetrazione,<br />

per così dire, contemplativa di questa dottrina, <strong>della</strong> sua<br />

portata anche pratica, <strong>della</strong> sua comprensività, <strong>della</strong> sua bellezza.<br />

3. INCENTRAMENE) DELLE SPIEGAZIONI<br />

TEOLOGICO-LITURGICHE DEI PADRI<br />

NEL CONCETTO DI MYSTERION, MYSTERIUM, SACRAMENTUM<br />

Ma si può dire qualcosa di più intorno alla natura intrinseca di<br />

questa teologia? Un grande concetto ne è la base generale e la determina<br />

tutta: il concetto di mysterion, mysterium, sacramentum. La<br />

<strong>liturgia</strong> è vista dai Padri nel quadro dei mysteria o sacramenta che<br />

dominano per essi tutta la rivelazione. La forma, sotto la quale<br />

il lettore moderno è colpito da questo fatto sin dal primo contatto<br />

con la letteratura liturgica patristica, è l'impressione poco gradita<br />

che in essa tutto sia sommerso nella spiegazione « allegorica ». Così<br />

dicendo, il lettore moderno esprime un giudizio completamente negativo.<br />

Per lui, spiegazione allegorica vuol dire spiegazione arbitraria<br />

e quindi anche senza vera utilità, nemmeno sotto l'aspetto semplicemente<br />

edificante, almeno oggi per noi.<br />

Ma, dopo quanto abbiamo detto nella prima parte di quest'opera<br />

intorno al concetto di <strong>liturgia</strong> e nella terza parte intorno a <strong>liturgia</strong> e<br />

bibbia, è chiaro che il lettore moderno deve rivedere la sua istintiva<br />

avversione all'allegorismo <strong>teologico</strong> liturgico dei Padri; metterci più<br />

sfumature e distinguere la parte d'indiscutibile valore <strong>teologico</strong> —<br />

molto più grande, non c'è dubbio, di quanto egli sia portato ad am-<br />

esplicitamente limitarsi alla spiegazione del principio legem credendi lex statua!<br />

supplicandi.

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