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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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64 CAP. II - LITURGIA E SEGNI SENSIBILI<br />

virtù espressiva ed impressiva a cui solo l'arte, tra i mezzi umani<br />

d'espressione e di comunicazione, può arrivare.<br />

Tra tutte le arti hanno particolare importanza nella <strong>liturgia</strong><br />

quelle che potenziano il ségno parola: retorica, poesia, e specialmente<br />

canto, mentre la musica strumentale può essere considerata<br />

come uno sviluppo, resosi autonomo, del segno canto. <strong>Il</strong> canto, più<br />

di qualsiasi altro mezzo d'espressione artistica, è intimamente connesso<br />

con la natura <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> dalla quale sgorga connaturalmente,<br />

perché è il mezzo per eccellenza per esprimere e creare<br />

il <strong>senso</strong> comunitario <strong>della</strong> sintonia di vibrazioni più intense 60 .<br />

Nella <strong>liturgia</strong> la parola, gli oggetti, ecc., appunto perché segni,<br />

non sono ammessi se non al servizio delle realtà invisibili che per<br />

essi la Chiesa vuole esprimere e che si riassumono nell'attualizzazione<br />

hic et nunc del mistero di Cristo storia sacra come santificazione<br />

e culto <strong>della</strong> Chiesa. Con maggior ragione l'arte con la quale<br />

si potenziano quei segni, non è, nella <strong>liturgia</strong>, padrona indipendente,<br />

come se vi fosse ammessa solo in considerazione del valore proprio<br />

e per lo scopo intrinseco e specifico che ha, considerata in se stessa<br />

e per nient'altro (l'arte per l'arte!). Invece, nella <strong>liturgia</strong>, l'arte è<br />

una nobile dama al servizio di una signora più grande di lei. <strong>Il</strong> fine<br />

dell'arte è al servizio di un fine superiore: quello proprio <strong>della</strong><br />

<strong>liturgia</strong>: la santificazione e il culto <strong>della</strong> Chiesa in Cristo, che l'arte,<br />

a suo modo, disponendovi gli animi, deve aiutare a meglio esprimere<br />

e a meglio realizzare.<br />

Per capire come e a quali condizioni ciò possa avvenire, bisognerebbe<br />

analizzare la natura dell'arte in genere (anzi delle singole<br />

arti, specialmente <strong>della</strong> musica vocale, dell'architettura e <strong>della</strong> pittura),<br />

quella dell'arte religiosa o sacra in specie e mostrare i possibili<br />

rapporti tra fine proprio dell'arte e fine proprio <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>,<br />

determinando così, il concetto di arte liturgica. Ma si sa che i concetti<br />

d'arte e d'arte religiosa sono tutt'altro che pacifici 91 . Per il<br />

nostro scopo bastino i seguenti cenni.<br />

L'arte. — <strong>Il</strong> concetto di arte (nelle belle arti) deve definirsi in<br />

rapporto al bello 62 . Ma il bello non può definirsi che in relazione<br />

a quel piacere specifico che può produrre, detto il piacere estetico.<br />

Perciò l'arte può definirsi: l'attitudine a percepire ed esprimere<br />

so Urge approfondire il <strong>senso</strong> <strong>teologico</strong> del canto liturgico. Vedi spunti in:<br />

O. SOHNGEN (protestante) Theologischen Grundlagen der Kirchenmusik, in: Leiturgia<br />

IV, Kassel 1961 pp. 1-267, con bibliografìa. J. GELINEAU, Canto e musica<br />

nel culto cristiano, ed. it., Torino 1963. Vedi anche sotto p. 70 n. 71.<br />

81 Vedi per esempio, A. PRANDI, Arte, in: Enciclopedia cattolica II (1949)<br />

33-44 con bibl. antecedente ivi 43 s. Tra gli autori antecedenti notare : J. MARI­<br />

TAIN, Art et scolastique, 2 ed. 1927. ID., L'intuizione creativa, ed. it. Morcelliana<br />

1957. A. CARLINI, La religiosità dell'arte e <strong>della</strong> filosofia, Firenze 1934. P. M.<br />

LÉONARD, Art et spiritualità, in: Dictionnaire de spiritualité, I (1937) 899-934.<br />

G. VAN DER LEEUW, Vom Heiligen in der Kunst, Giitersloh 1957.<br />

62 Non basta il solo concetto di creatività, perché, tra le altre cose, questo<br />

concetto non distingue abbastanza l'arte dalla tecnica né dalla scienza. Anche<br />

i concetti di espressione, di incarnazione dello spirito nella materia, ecc.<br />

non distinguono abbastanza l'arte dalla tecnica. Le idee affini di sublime, grazioso,<br />

drammatico, ecc. vanno intese come quasi specie del bello.

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