TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

618 CAP. XXI - LITURGIA E SPIRITUALITÀ
non così un'ulteriore specificazione e concretizzazione degli stessi.
Qui dunque, nell'ambito della stessa spiritualità cattolica, vi sarà
largo margine per differenziazioni anche notevoli. Ed è qui che s'innesta
la possibilità di diverse scuole o tendenze di spiritualità. Esse
nascono essenzialmente dall'impiego, per raggiungere lo scopo a tutte
comune, di mezzi diversi, in quanto specificazioni e concretizzazioni
diverse dei mezzi comuni necessari per tutti. Una serie di esempi
farà meglio capire di che cosa si tratta.
Un certo uso e frequenza dei sacramenti, in specie dell'eucaristia
è mezzo comune e necessario per qualsiasi tendenza alla perfezione
cristiana. Ma l'intensità di questa frequenza e di quest'uso, nonché
l'importanza psicologica che gli si darà, può variare immensamente
da uno all'altro in un determinato modo complessivo di tendere concretamente
alla perfezione.
Una certa partecipazione alla liturgia della Chiesa, almeno a
quella del sacrificio della messa, è pure mezzo comune e necessario
per tutti, ma, anche qui, la frequenza di questa partecipazione e
l'importanza psicologica che le si darà tra gli altri mezzi per tendere
alla perfezione, può variare anche moltissimo.
L'esatto compimento dei doveri del proprio stato è mezzo indispensabile.
Ma lo stato di vita, per ognuno, entro un larghissimo margine,
è oggetto di libera scelta. Sebbene in ogni stato di vita per se
onesta si debba servire Dio e tendere alla perfezione cristiana, tuttavia
ogni stato di vita tende a un suo fine particolare, che, rispetto al
fine comune della perfezione cristiana, fa funzione di mezzo particolare.
Altro è il fine proprio dello stato coniugale, altro quello del
sacerdote diocesano, altro quello del religioso e della religiosa, e
tra gli stessi religiosi altrettanti sono i fini propri quanti gli ordini.
Il mezzo comune e necessario del compimento dei doveri del proprio
stato può dunque specificarsi e concretizzarsi in una grande varietà.
E poiché il compimento dei doveri del proprio stato è certamente
un elemento di grande importanza nella spiritualità in genere, ecco
che la varietà dei diversi stati di vita influirà non poco come elemento
diversificatore di spiritualità entro i limiti generali comuni della
spiritualità cattolica.
Con i doveri particolari di ogni stato è anche connesso un particolare
quadro di vita che determina in modo essenziale una serie
di punti nella vita particolare di ognuno come: i rapporti con gli
altri in quanto alla loro quantità e frequenza, in quanto allo spirito
con il quale verranno fatti, e in quanto alle persone che saranno
frequentate; l'orario della giornata e della notte; la quantità di tempo
assegnata a ogni dovere e, in specie, ai doveri di pietà; le preoccupazioni
dominanti di ognuno; il genere di lavoro. In questi punti
è molto diverso il quadro di vita nel quale deve vivere e santificarsi
poniamo un parroco, un commerciante, un eremita, un missionario
in paese pagano, un assistente d'azione cattolica, una monaca di
clausura, una suora ospedaliera, un giornalista. E ovvia l'importanza
dei diversi quadri di vita che si avranno specialmente di mira per