TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

NUOVO TESTAMENTO 273
popolo santo, eletto, diletto da Dio 14 ; tutte denominazioni che, trasferite
alla Chiesa cristiana dalla società religiosa dell'Antico Testamento,
segnano la "stretta unità tra le due comunità e il carattere
societario della nuova economia non meno della vecchia. È così
che San Pietro può dire, indirizzandosi ai cristiani novelli : « Voi
siete stirpe eletta, sacerdozio regale, gente santa, popolo d'acquisto,
affinché proclamiate le virtù di colui che dalle tenebre vi ha chiamati
alla sua meravigliosa luce; voi che un tempo non eravate un
popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi che prima non foste partecipi
della misericordia, ora invece partecipate della misericordia »
(1 Pt 2,9 s). E S. Paolo insiste talmente sull'aspetto sociale, comunitario,
organico della Chiesa cristiana che la paragona a un corpo
vivo, in cui i diversi membri non solo cooperano al bene comune,
ma non possono in nessun modo sussistere senza il loro inserimento
vitale nel corpo. Ed è questo corpo, questa unità totale, e non solo
un aggregato d'individui, che secondo S. Paolo, Cristo ha inteso
formarsi : « Egli, il capo della Chiesa, Salvatore del corpo... (che)
amò la Chiesa e diede se stesso per lei, per santificarla, purificandola
col lavacro dell'acqua mediante la parola della vita, per far comparire
Egli stesso davanti a sé gloriosa la Chiesa, affinché sia senza
macchia, senza ruga o cosa siffatta, ma anzi santa e immacolata »
(Ef 5,23 ss).
Nella primitiva comunità cristiana, come appare dagli Atti degli
Apostoli, questo senso comunitario ecclesiale, e quindi sacramentale
e liturgico, della nuova religione appare con forza e freschezza
meravigliosa. Si noti la risposta di S. Pietro il giorno della pentecoste
ai primi convertiti che chiedevano agli apostoli : « Fratelli cosa
dobbiamo fare? », e come viene descritta da S. Luca la vita di questo
primo gruppo di cristiani : « E Pietro disse loro : pentitevi e ciascun
di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, a remissione dei
vostri peccati; poi riceverete il dono dello Spirito Santo... Quelli
dunque che ben accolsero la sua parola furono battezzati; e in quel
giorno il numero dei fedeli aumentò di circa tremila. Ed erano perseveranti
nell'insegnamento degli Apostoli, nella comunione fraterna,
nello spezzare il pane e nelle preghiere... E tutti i giorni, di un
sol volere, erano assidui al tempio; e nelle loro case spezzavano il
pane » {At 2,38ss). Fu quindi chiarissimo, sin dal primo giorno, che
nella nuova economia instaurata da Cristo, tra l'individuo e Dio c'è
di mezzo la comunità e quindi la gerarchia, i sacramenti, la preghiera
comune, la liturgia, e che sono queste, per ogni individuo, le forme
indispensabili entro le quali deve pur entrare se vuole trovare la
salvezza.
Così, passando dall'Antico al Nuovo Testamento, i piani di Dio
verso l'umanità non sono cambiati, ma compiuti, sebbene in modo
immensamente più meraviglioso di quanto potevano aspettare gli
" Vedi, per es., Rom 8,27; 8,33; 1 Cor 6,1 s; FU 4,21; Col 3,12. Per la teologia del
popolo di Dio nel NT. vedi, per es., L. CERFAUX, La théologie de VÉglise suivant
S. Paul, 2' ed. Paris 1948. Conc. Vat. II, Const. De Eccles. cap. MI.