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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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MISTERO PASQUALE 245<br />

tutto il creato, Pasqua e la sua risurrezione, sono realtà, mai bensì<br />

dimenticate, ma facilmente relegate sullo sfondo <strong>della</strong> psicologia.<br />

La vita spirituale dei fedeli trova nutrimento nella considerazione<br />

degli episodi e dei sentimenti <strong>della</strong> vita terrena di Gesù in Palestina,<br />

senza tuttavia sentire il bisogno di completarla ogni volta<br />

con una presa di coscienza esplicita del fatto che, ormai, non c'è<br />

che un Gesù, il Kyrios nella gloria, nostro sommo sacerdote presso<br />

il Psdre, e che a questo suo stato di Signore glorioso tendevano<br />

con tutto il loro peso, gli episodi e i sentimenti <strong>della</strong> sua vita terrena<br />

i quali solo da esso prendono il loro pieno significato.<br />

I crocifissi rappresentanti l'uomo dei dolori straziato sulla<br />

croce, i presepi, la via crucis senza stazione <strong>della</strong> risurrezione, gli<br />

Ecce Homo; i fenomeni delle stimmate, le visioni di Gesù Bambino,<br />

la devozione alle membra e alle sante piaghe, quella al Sacro Cuore<br />

nella forma di S. Margherita Maria, sono, tra tante altre, espressioni<br />

tipiche di questa sensibilità religiosa. In questo <strong>senso</strong> si può parlare,<br />

in specie, di una devozione alla passione di Gesù quasi distaccata<br />

— nell'attenzione che le danno i fedeli — dalla sua risurrezione. È<br />

tuttora la sensibilità <strong>della</strong> pietà moderna in genere.<br />

Sensibilità di cui, beninteso, non si tratta in nessun modo di<br />

contestare la legittimità né i frutti molto salutari. Qui si vuole solo<br />

dire che non è l'unica possibile, né è, di fatto, quella che predomina<br />

nel Nuovo Testamento e nell'età patristica. Né è (a parte poche<br />

composizioni d'origine medievale e moderna) quella <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>;<br />

la quale, in questo, come in tanti altri punti, segue semplicemente<br />

la visuale biblica e patristica incentrando la sua attenzione sul<br />

Kyrios, e, a partire da esso, risalendo alla divinità di Gesù e alla<br />

sua vita storica. Si vuol dunque semplicemente rilevare che, per<br />

penetrare e vivere plenariamente la figura di Gesù nella <strong>liturgia</strong><br />

bisogna partire dal Kyrios 3 .<br />

2. IL MISTERO PASQUALE E LA SUA CENTRALITÀ<br />

NELL'ECONOMIA DELLA SALVEZZA<br />

E a partire dal Kyrios che si comprende il mistero pasquale<br />

in tutta la sua estensione e semplicità, come punto riassuntivo dell'economia<br />

<strong>della</strong> salvezza in Cristo tanto nella bibbia che nella tradizione<br />

patristica e nella <strong>liturgia</strong>.<br />

Cos'è in questo <strong>senso</strong> il mistero pasquale? Una realtà molto<br />

complessa e molto semplice e unitaria nello stesso tempo, che trascende<br />

immensamente il semplice e nudo fatto <strong>della</strong> risurrezione di<br />

3 Fatto ormai largamente documentato. Vedi C. VAGAGGINI, Liturgia e pensiero<br />

<strong>teologico</strong> recente, nell'opuscolo omonimo, Roma, S. Anselmo (1961) 51-53 con bibliografia.<br />

Aggiungi: M. SHEPHERO, The pascal liturgy and the Apocalypse, London<br />

1960. J. GAILLARD, Le mystère pascal dans le renouveau liturgique. Essai de<br />

bilan, in: La maison Dieu 67 (1961) 31-87.

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