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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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288 CAP. IX - SALVEZZA IN COMUNITÀ<br />

quale, per l'individuo, non vi è, soprannaturalmente, né vita né<br />

sviluppo possibile perché « dov'è la Chiesa, là è anche lo Spirito<br />

di Dio; e dov'è lo Spirito di Dio là è la Chiesa e ogni grazia » 44 .<br />

L'espressione generale più efficace di questo <strong>senso</strong> liturgico<br />

comunitario tra i fedeli dovrebbe essere la loro vita liturgica parrocchiale.<br />

La comunità parrocchiale, ordinata intorno all'altare e di<br />

lì derivante tutte le sue forze, è, concretamente, il luogo ove l'individuo<br />

s'inserisce nella comunità ecclesiale universale. Ma il <strong>senso</strong><br />

parrocchiale <strong>della</strong> vita cristiana è duramente combattuto da tante e<br />

tante circostanze <strong>della</strong> vita moderna e specialmente, penso, dalle<br />

non buone abitudini contratte. Non senza motivo il concilio vaticano<br />

II ha ribadito la necessità di vivificare nuovamente questo <strong>senso</strong><br />

dei fedeli 45 . Comunque, pare certo che, per ravvivarlo, sia necessario<br />

riabituare i fedeli alla meditazione <strong>della</strong> grande legge divina<br />

<strong>della</strong> salvezza in comunità.<br />

Come è pure certo che solo considerando le cose sullo sfondo<br />

di questa legge si comprende veramente il fatto di un diritto<br />

ecclesiastico liturgico, dipendente da un'autorità ecclesiastica competente<br />

e regolatore anche esterno e obbligatorio <strong>della</strong> vita liturgica<br />

dei fedeli 4e . Cosa questa che, nel felice rinnovamento del <strong>senso</strong> liturgico<br />

che è in corso, alcuni, che pur meglio degli altri comprendono<br />

il <strong>senso</strong> e la forza <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>, sembrano sopportare con una certa<br />

impazienza, dimentichi che i freni d'una autorità sola competente<br />

fanno parte appunto <strong>della</strong> legge <strong>della</strong> salvezza in comunità differenziata<br />

e gerarchicamente strutturata 47 .<br />

Nella storia <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>, non si può negarlo, risultò ben presto,<br />

come si è potuto vedere, una certa tensione tra l'espressione rituale<br />

dell'aspetto comunitario e quella del carattere personale di ogni<br />

azione e preghiera liturgica. Questa tensione è, in qualche modo,<br />

44 IRENEO, Haer. <strong>Il</strong>i 24,1.<br />

43 CL art. 42.<br />

46 E per questo che è lecito rimpiangere che nella redazione definitiva <strong>della</strong><br />

Costituzione sulla <strong>liturgia</strong> del concilio vaticano II, la materia intorno all'autorità<br />

cui spetta di regolare la riforma liturgica e la vita <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>, materia<br />

che nelle redazioni precedenti veniva spiegata — con migliore <strong>senso</strong> <strong>teologico</strong> —<br />

come conseguenza <strong>della</strong> natura gerarchica e comunitaria <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> stessa,<br />

sia poi stata trasferita al principio di tutta la trattazione <strong>della</strong> riforma liturgica<br />

(art. 22). Così si tratta ora <strong>della</strong> riforma liturgica partendo dall'autorità<br />

cui spetta di regolarla. Punto di vista tipicamente giuridico. Per il teologo,<br />

invece, l'autorità giuridica nella <strong>liturgia</strong> (e tutto il diritto liturgico) è una conseguenza<br />

<strong>della</strong> natura gerarchica e comunitaria <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> stessa e non ha<br />

<strong>senso</strong> che vista così. È uno degli esempi (non grave, per fortuna, nel presente<br />

caso) <strong>della</strong> lotta tra mentalità prevalentemente giuridica e mentalità teologica<br />

nel concilio vaticano II.<br />

47 Considerando la <strong>liturgia</strong> sotto questa luce si comprende quanto siano<br />

teologicamente aberranti le teorie espresse intorno all'autorità e all'obbedienza<br />

in materia liturgica da Paroisse et liturgie nel numero di gennaio 1965. Vedi<br />

pure intorno a tali teorie le osservazioni di S. E. il cardinale G. LERCARO, Nella<br />

Costituzione sulla sacra <strong>liturgia</strong> si esprime la dottrina autentica <strong>della</strong> Chiesa,<br />

in: L'avvenire d'Italia, martedì 2 marzo 1965 p. 3.

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