TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

CONSACRAZIONE DELLE VERGINI 409
« Siano respinte, o Signore, te ne preghiamo, dalla tua famiglia le
nequizie degli spiriti maligni e si allontani il flagello delle tempeste
atmosferiche ».
La consacrazione delle vergini
Abbiamo visto a suo luogo come la tradizione antica, esplicitando
i concetti del Nuovo Testamento, sviluppasse i temi della vita
ascetica dei vergini e della vita monastica come forme eminenti della
lotta del cristiano contro il diavolo. Nella liturgia questo concetto ha
lasciato la sua impronta nei riti della consacrazione delle vergini e
della professione monastica.
La formula più antica per la consacrazione delle vergini è contenuta
nel Leoniano 149 . È il prefazio consacratorio che è tuttora al
centro del rito. Si tratta essenzialmente di un'implorazione a Dio
perché accetti l'offerta e il proposito che gli fa la vergine e le dia
la protezione e le grazie necessarie perché possa mantenerli e realizzarne
tutto il significato. In questo quadro si traccia a larghi tratti
il significato teologico della verginità ricordando il primitivo decadimento
dell'uomo per frode diabolica e la pedagogia di Dio che, per
rialzarlo, ispira ad anime elette propositi di maggiore perfezione e
dedizione totale a Lui, tali da poter superare, per il suo amore e
servizio, anche stimoli fondamentali della natura. Ma queste anime
hanno particolare bisogno dell'aiuto divino, perché contro di esse
si accanisce in modo particolare l'antico nemico. Si degni dunque
Dio di accordare loro particolare protezione « affinché l'antico
nemico, che suole disturbare con più sottili insidie i propositi di più
alta perfezione, non s'insinui per qualche negligenza della mente
per oscurare la gloria della palma della perfetta continenza e non
strappi al consenso della vergine ciò che deve trovarsi anche nei
costumi delle sposate ». Si affaccia dunque il tema della vita verginale
come eminente forma di lotta del cristiano contro Satana.
Nell'odierno rito del pontificale romano lo stesso tema ricorre
nell'orazione Deus, ptasmator corporum... « Esse desiderano vivere
sotto la tua grazia. Il difensore del male e nemico del bene non
riesca a rivendicare nessun titolo di proprietà in questi vasi consacrati
al tuo nome ». Anche nell'orazione Exaudi per la benedizione
delle vesti si chiede che esse « siano forte arma di difesa contro
tutte le frecce del nemico ».
'io Ed. Mohlberg n. 1104.