TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

866 INDICI
418; per la messa dell'Assunzione nel
Missale gothicum, 421
CONTROVERSIE DOTTRINALI: nelle quali durante
il periodo patristico si fece notevole
ricorso polemico alla liturgia,
577-80; e. pelagiana, 578; e. semipelagiana,
579; e. cristologiche, 579; e. delle
immagini, 579; e. adozianista, 579;
e. ariana: Vedi Arianesimo
CORPO: e anima nella rivelazione, 298-301;
il corpo non è il nemico nato, ma il
soggetto e lo strumento nella tendenza
alle realtà superne al servizio
di tutto l'uomo, 299; significato
della mortificazione del corpo, 300s;
dominio di Satana sul corpo dopo il
peccato, secondo il N.T., 348ss; e secondo
la tradizione posteriore, 367ss;
valore cristiano del e. provato dall'eucarestia
e dal rito dell'iniziazione
cristiana; 577s; la carne è il cardine
della salvezza secondo Tertulliano,
304s; e. dell'Uomo Dio e unitotalità
del cosmo, 314-17; e. e anima
nella liturgia, 301-5; presenza e sintonia
del e. nella partecipazione alla
liturgia, nella quale esso è attore e
beneficiario assieme all'anima, 301-5;
la liturgia si preoccupa anche della
salvezza del e, 302s
CORPO MISTICO: sua volontà di porre
segni efficaci del culto e della santificazione,
109; nella sua totalità quindi
pone atti di culto a Dio, 108; in
quanto tale, ogni membro del e. m.
riceve da Dio la grazia per mezzo
dell'Umanità di Cristo, 114; dignità
preminente della grazia della Chiesa
in quanto c.m., 133; ogni e singolo
membro è deputato per il carattere
sacramentale al culto del c.m. totale,
150; liturgia Come azione vitale
complessa di tutto il corpo mistico,
capo e membri, 480s; c.m. in
S. Gertrude, 723ss. Vedi: Chiesa Ekklesia
CORPUS DOMINI: messa e ufficiatura di
tale festa sviluppano la tipologia dell'eucarestia,
450; messa e ufficiatura,
composte da S. Tommaso, modello
di senso liturgico, 543; la festa del
ed. è il culmine della pietà eucaristica
del ME., 727
Corpus Domini nostri Jesu Christi, 282
Corpus tuum, Domine, 282
CORTE CELESTE: 331, 333. Vedi: Angeli,
Santi
COSTANTINO MAGNO: la sua persona segna
un termine per la storia della
liturgia, 607
COSMO: come unitotalità e Regno di
Dio nella Rivelazione e nella litur­
gia, 298, 321; unitotalità del e. nei
Salmi e nell'inno Benedicite omnia
opera Domini Domino, 314; rottura
dell'unità del e. per il peccato e suo
ristabilimento per la redenzione, 316;
unità del e. nell'Apocalisse, 316s;
e. come unità in nei capitoli 2 e 3
del Genesi, 330ss; unità del e. ed
evoluzionismo mitigato, 312 n. 35,
315 n. 39. Vedi: Unità, Unitotalità
Creator alme siderum : inno dell'Avvento
e lotta contro Satana, 413s
CREATURA INFRAUMANA: ci., uomo e angeli
nella legge dell'unitotalità cosmica
del Regno di Dio, 298, 312-17; ci.
ed unità con l'uomo a suo servizio
per i fini della comunicazione della
vita divina nel mondo è più mirabile
se si estende l'evoluzionismo mitigato
al corpo dell'uomo, 315-19, 314s;
ci. al servizio dell'uomo per lodare
Dio, ecc., 314; ci. contraria all'uomo
dopo il peccato di questo, 314; ci.
serve a Dio per aiutare i suoi amici
e punire i suoi nemici, 314; attuazione
della ci. nella liturgia ai fini
del Regno di Dio, 312-21; massima riconsacrazione
della ci. alla vita divina
nell'incarnazione del Verbo, 314s;
ci. e atteggiamento di Gesù, 315s;
ci., eucarestia e battesimo, 316; ci.
e teoria dell'unità del cosmo in S.
Paolo, 316; ci. e unità del cosmo nell'Apocalisse,
316; la ci. è cultualmente
attualizzata nelja liturgia, 317-21;
ci. associata alla lode di Dio nell'ufficio
divino, dove riceve a questo
scopo una coscienza e una voce, 320s;
uso della ci. nella liturgia mediante
il simbolismo e l'esemplarismo, 321;
ci. e dominio di Satana dopo il peccato
dell'uomo secondo il N.T., 348ss;
e secondo la tradizione posteriore,
366, 71; ci. e spirito della liturgia in
S. Gertrude, 725s
CREAZIONE: nella Bibbia è considerata
non metafisicamente, ma in rapporto
con la storia concreta, 21; nella Bibbia
interessa non solo Dio e l'uomo,
ma anche gli angeli, 331; rivela l'unità
tra tutto il cosmo e l'uomo, 312;
effetto degli attributi di Dio onnipotente
nei Salmi, con conseguente invito
a lodarlo, 471; la liturgia la considera
come punto tematico di partenza,
463; è tema costante che la
liturgia porta alla considerazione,
664; e alla meditazione, 649; rimemorata
nell'antica orazione dopo la prima
lettura del Sabato Santo, 440;
rimemorata nell'antica orazione dopo
la nona lettura del Sabato Santo, 439;