31.05.2013 Views

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PERICOLI NELLA SPIRITUALITÀ LITURGICA? 669<br />

Ogni spiritualità ha trovato, se non proprio i suoi censori, almeno<br />

chi con insistenza ha rilevato i suoi pericoli propri. Così non è<br />

mancato chi, a proposito di certa spiritualità che insiste direttamente<br />

e notevolmente sull'aspetto di autodeterminazione volontaria o anche<br />

volontarista in vista <strong>della</strong> pratica morale del bene, <strong>della</strong> correzione<br />

dei difetti, del servizio apostolico, ha parlato di moralismo, psicologismo,<br />

tecnicismo e cose simili. Altri, a proposito di tal altra spiritualità<br />

che intende indirizzare nettamente tutto lo sfòrzo all'esperienza<br />

mistica, ha parlato di introspezionismo, di sperimentalismo<br />

e via dicendo. A proposito dell'uno e dell'altro tipo di spiritualità<br />

si è parlato spesso di individualismo e di mancanza di <strong>senso</strong> ecclesiale<br />

comunitario nella pietà. Accuse vere? È facile dimostrare di<br />

no. Indizio di certi pericoli insiti nelle dette spiritualità per chi<br />

non sapesse usarne bene, sebbene niente affatto necessari? Non<br />

credo che chi lo riconoscesse mancherebbe necessariamente di rispetto<br />

verso le dette spiritualità, o comunque, ne diminuirebbe il<br />

reale valore. Lo ripeto: ogni cosa che ha alcunché d'umano, per l'uomo<br />

che è capace di abusare di tutto, comporta i suoi pericoli specifici.<br />

Così anche la spiritualità ufficiale e fuori serie <strong>della</strong> Chiesa stessa.<br />

Perché questa possibilità di abusi nella stessa <strong>liturgia</strong> in <strong>senso</strong><br />

di esteriorismo ed estetismo contrario al necessario e sano sforzo<br />

ascetico personale nella vita spirituale? Perché la <strong>liturgia</strong> comporta<br />

necessariamente ed essenzialmente nello stesso tempo culto interno<br />

e sua esteriorizzazione. Ora il culto interno, in se stesso considerato,<br />

non è sottoposto a misura né in esso vi può essere eccesso, che<br />

anzi la sua misura è di essere senza misura, perché l'uomo non può<br />

mai onorare internamente abbastanza Dio quanto Dio è degno di<br />

onore. Ma l'esteriorizzazione del culto interno — come l'esteriorizzazione<br />

<strong>della</strong> stessa carità — è sottoposta alla retta misura, secondo<br />

che lo comporta la natura dell'uomo, le prescrizioni <strong>della</strong> Chiesa, le<br />

circostanze di persona, di luogo e di tempo. Qui vi può essere abuso<br />

sia per eccesso che per difetto. Nei singoli casi deve dunque intervenire<br />

la prudenza che regoli l'esteriorizzazione del culto e, secondo<br />

i predetti criteri, impedisca l'abuso. <strong>Il</strong> culto esterno è al servizio<br />

dell'interno come sua espressione e suo incitamento. Chi, nella situazione<br />

concreta delle circostanze che sono le sue, non si serve del<br />

culto esterno in modo che gli sia mezzo per esprimere e per eccitare<br />

maggiormente il suo culto interno, abusa del culto esterno.<br />

Gli ammonimenti che alcuni si compiacciono di indirizzare ai<br />

cultori di <strong>liturgia</strong>, hanno dunque il loro fondamento; come non sono<br />

destituiti di fondamento quelli che altri danno ai cultori di altri indirizzi<br />

di spiritualità affinché non cadano nel moralismo, nello psicologismo,<br />

nell'introspezionismo, nello sperimentalismo e nell'individualismo.<br />

Riconosciamo dunque che il pericolo di esteriorismo, di<br />

mancanza di serio impegno morale, talvolta di estetismo, può minacciare<br />

chi, non comprendendo la <strong>liturgia</strong> e la spiritualità su di<br />

essa basata, ne abusa anziché usarne rettamente, e che per evitare<br />

tale pericolo basta comprenderla e, così compresa, viverla sul serio.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!