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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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QUESTIONE LEGITTIMA 377<br />

Ammesso questo, è giustificata e niente affatto contraria alle<br />

predette verità, la preoccupazione di determinare nei singoli casi<br />

di male fisico o morale, se l'influsso personale di Satana e dei suoi<br />

satelliti, che opera attraverso questi mali, sia diretto o indiretto, prossimo<br />

o remoto; se si eserciti attraverso forze e processi che, filosoficamente<br />

considerati, sono sopra la « natura » o, invece, semplicemente<br />

«^naturali »; fino a qual punto e in che modo, in un determinato caso,<br />

gli elementi d'influsso demoniaco che, filosoficamente parlando, sono<br />

« naturali », si frammischino a quelli che, nella stessa considerazione,<br />

non lo sono. Questa preoccupazione è legittima e una conoscenza<br />

più precisa <strong>della</strong> « natura » dell'uomo e delle cose, nonché dei processi<br />

e delle forze di questa « natura », alla luce <strong>della</strong> filosofia e delle<br />

scienze sperimentali, ci aiuta a soddisfarla. E questo ha la sua utilità<br />

per impedirci di esagerare l'influsso di Satana sopra di noi e di concepirlo<br />

come se si esercitasse per vie che, filosoficamente e sperimentalmente<br />

parlando, sono tutte e sempre al di sopra delle forze<br />

naturali, come avviene nei casi che oggi diciamo di possessione o<br />

ossessione propriamente detta. <strong>Il</strong> che la rivelazione non c'impone<br />

affatto di credere, nemmeno quando il Nuovo Testamento parla, nel<br />

suo <strong>senso</strong>, di « possessione » o di azione diabolica.<br />

Ma, non vedo come si possa negarlo, tale aspetto <strong>della</strong> questione<br />

rimane, tutto sommato, secondario, poiché comunque, dietro ogni<br />

male fisico e morale che ci colpisce sta effettivamente l'influsso personale<br />

di Satana. E, infatti, tale preoccupazione non si trova nella<br />

Scrittura né nella tradizione antica, la cui prospettiva, come nel<br />

modo di considerare tutte le cose, così anche nel modo di considerare<br />

i nostri rapporti con Satana, non è, giova ripeterlo ancora, in<br />

primo luogo entitativa, ma storica, perché vede ogni cosa anzitutto<br />

nella prospettiva <strong>della</strong> storia sacra.<br />

4. LA LITURGIA DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA E LA LOTTA<br />

CONTRO SATANA<br />

Così, credo, siamo abbastanza preparati per capire la <strong>liturgia</strong><br />

sul tema <strong>della</strong> lotta contro Satana. Se, infatti, la lotta contro Satana<br />

appare in così forte rilievo nella storia sacra, mistero di Cristo,<br />

mistero <strong>della</strong> Chiesa che la rivelazione cristiana ci propone come<br />

visione generale del mondo, nessuna meraviglia che la stessa appaia<br />

ugualmente accentuata nella <strong>liturgia</strong>, la quale del mistero di Cristo<br />

non vuol essere che la concretizzazione e l'attualizzazione sotto<br />

il velo dei segni sensibili ed efficaci.<br />

Come nella rivelazione in genere, così anche nella <strong>liturgia</strong> Satana<br />

è sempre e dappertutto presente, almeno al secondo piano,<br />

come il grande antagonista del regno di Dio e quindi dell'attuazione<br />

del mistero di Cristo. <strong>Il</strong> materiale liturgico delle liturgie storiche ed

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