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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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LITURGIA E UNITÀ COSMICA 321<br />

la creazione inferiore venga associata alla lode di Dio. Questo<br />

avviene anzitutto con le parole stesse dei salmi e degli inni dell'Antico<br />

Testamento, principalmente col salmo 148: Laudate Dominarti<br />

de coelis e con l'inno Benedicite omnia opera Domini Domino. Altra<br />

via per cui la <strong>liturgia</strong> associa la creatura inferiore alla lode di Dio<br />

e si serve di essa per ritrovarLo ed innalzarsi a Lui, è il simbolismo<br />

del mondo infraumano, o meglio, l'esemplarismo del mondo sovrumano<br />

stampato nel mondo infraumano. Notissimo da questo<br />

punto di vista negli inni delle ore <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> romana odierna<br />

il ciclo <strong>della</strong> luce e delle tenebre.<br />

Così, nell'uomo e per l'uomo, nell'atto liturgico, tutto il mondo<br />

inferiore adempie al suo fine supremo: condurre alla conoscenza,<br />

alla glorificazione e all'adorazione di Dio. La <strong>liturgia</strong> presta una<br />

coscienza e una voce — che è quella stessa <strong>della</strong> Chiesa, meglio<br />

ancora, quella di Cristo — a tutte le cose infraumane.<br />

Insomma, nella <strong>liturgia</strong> si verifica una concretizzazione sublime<br />

<strong>della</strong> visuale cattolica dei rapporti tra natura e grazia: la grazia<br />

non distrugge, ma purifica dal peccato ed eleva la natura.<br />

Ecco come un protestante, diffidente peraltro verso la <strong>liturgia</strong>,<br />

appunto per la sua implicazione di questo stesso dogma, ne ha<br />

però compresa la grandiosità nella logica <strong>della</strong> fede cattolica che<br />

il peccato non distrusse la natura : « L'entrata nel mondo del culto<br />

cattolico apre lo sguardo sopra una costruzione di bellezza e di<br />

grandezza trionfali. Questa costruzione s'innalza sui radiosi paesaggi<br />

dell'antichità greca. <strong>Il</strong> paesaggio è caratterizzato dalla festa<br />

degli dei, la celebrazione dell'incontro con essi nel culto, ed è<br />

coronato dalla cupola cristiana. In realtà il tempio non è stato<br />

abolito. L'idea che ne ha diretta la costruzione e l'utilizzazione viene<br />

compiuta, elevata, sorpassata. E questo non con la penosa giustificazione<br />

caratteristica dei recenti tentativi protestanti di rinnovamento<br />

liturgico, ma con la buona coscienza di una teologia fondata<br />

su basi assai larghe per abbracciare, nella sua insuperabile<br />

grandezza, tutti i valori del sentimento e del pensiero, le intuizioni<br />

di tutte le religioni e di tutte le filosofìe » M .<br />

51 G. HARBSMEIER, Dass wir die Predigt und sein Wort nìcht verachten,<br />

Munchen 1958 p. 146.<br />

1.1 - <strong>Il</strong> <strong>senso</strong> <strong>teologico</strong>.,.

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