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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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<strong>TEOLOGIA</strong> E LITURGIA IN S. TOMMASO 555<br />

connesse con gli stessi princìpi, ritenne, più o meno coscientemente,<br />

che, in fondo, propriamente e strettamente parlando, solo la filosofia<br />

è scienza (a parte la matematica e, se mai, la fisica filosofica) e<br />

il metodo propriamente scientifico è il metodo deduttivo. L'induzione<br />

per lui non è che un momento prescientifico e preparatorio<br />

alla deduzione filosofica (e matematica) da non usarsi, logicamente,<br />

che in quella stretta misura che è utile a tale scopo.<br />

In specie né Aristotele né S. Tommaso arrivarono al concetto<br />

<strong>della</strong> storia come scienza propriamente detta. Applicando ciò alla<br />

teologia si ha non solo che questa viene concepita come scienza, ma<br />

esclusivamente, propriamente parlando, come scienza dell'aspetto<br />

ontologico o entitativo delle cose rivelate che si elabora essenzialmente<br />

mediante l'uso <strong>della</strong> filosofia e del metodo deduttivo. Perché<br />

la storia in questo concetto non è propriamente scienza, né il suo<br />

metodo un metodo propriamente scientifico avente già valore per se<br />

stesso, l'aspetto più propriamente temporale <strong>della</strong> rivelazione, quello<br />

che scientificamente si coglie solo mediante l'applicazione in teologia<br />

del metodo critico storico, e quindi la rivelazione come storia<br />

sacra e il suo riflesso in ogni grande concetto <strong>della</strong> nostra fede,<br />

rimane, propriamente e logicamente parlando, fuori <strong>della</strong> scienza<br />

teologica. Così tutto il metodo <strong>teologico</strong> viene troppo esclusivamente<br />

assimilato al metodo filosofico e la teologia stessa viene troppo esclusivamente<br />

ristretta alla considerazione dell'aspetto direttamente intemporale<br />

del dato rivelato 53 .<br />

Ecco perché il concilio vaticano II, per ritrovare l'unità tra teologia<br />

e <strong>liturgia</strong>, vuole che ogni ramo <strong>della</strong> scienza teologica elabori<br />

bene, secondo le esigenze del proprio oggetto, l'aspetto di storia <strong>della</strong><br />

salvezza 5J .<br />

53 Allora diventa impossibile assimilare in modo sufficiente nella costruzione<br />

teologica sintetica l'aspetto temporale <strong>della</strong> rivelazione in quanto è anzitutto<br />

una storia sacra. <strong>Il</strong> P. M. D. CHENU, nella sua opera: La théologie au XII*<br />

siede, Paris 1957, ritraccia il quadro generale <strong>della</strong> mentalità simbolista allegorica,<br />

e quindi del <strong>senso</strong> <strong>della</strong> rivelazione come storia sacra che il secolo XII<br />

conservava ancora dalla tradizione anteriore (1. e. pp. 159-220; 62-89). Ne indica<br />

l'origine, lo sviluppo e la decadenza per eccesso; il che provocò giustamente<br />

la reazione fattasi acuta al principio del secolo XIII. Questo praticamente<br />

espulse « la teologia simbolica » dal quadro <strong>della</strong> doctrina sacra concepita come<br />

teologia sistematica sintetica sulla base del concetto aristotelico di scienza.<br />

Tuttavia il P. Chenu, approvando la reazione contro gli eccessi, fa giustamente<br />

notare: 1. che una «teologia simbolica» sullo sfondo biblico <strong>della</strong> storia sacra<br />

è non solo legittima, ma necessaria anche in teologia sintetica, e che oggi giustamente<br />

si cerca di ritrovarla; 2. che gli stessi scolastici del secolo XIII, pur<br />

nella loro reazione, conservarono come dei blocchi di quella teologia tradizionale,<br />

per esempio, le questioni di cui abbiamo sopra parlato nella Somma di<br />

S. Tommaso (nonché in opere come il Breviloquium di S. Bonaventura e nei<br />

commenti alla Scrittura).<br />

« Lo Spirito è nella storia — è la lezione data da Origene, patrono di ogni<br />

allegorismo, e. che vale sempre — e tutti i risvegli biblici hanno fatto di questo<br />

concetto la legge <strong>della</strong> loro mistica come del loro metodo » (1. e. p. 209).<br />

" CL, art. 16.

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