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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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DEVOZIONE AL S. CUORE 749<br />

« Con questi pensieri e con tutti quelli che ora si affollano nella mia mente,<br />

li rendo quello che a te appartiene. Per l'organo soavemente melodioso del tuo<br />

Cuore divino, sotto l'azione dello Spirito Santo paraclito, ti canto o Signore<br />

Iddio, Padre adorabile, lode e ringraziamento da parte di tutte le creature,<br />

celesti, terrestri e infernali, che sono, furono e saranno » 152 .<br />

Gertrude esprime lo stesso pensiero quando parla del Cuore di<br />

Gesù come di una cetra che canta melodie divine davanti al Padre o<br />

a tutta la Trinità 15 \ o la chiama « organo <strong>della</strong> SS. Trinità » 154 , organo<br />

divino che suona a sommo diletto di tutta la Trinità e di tutta<br />

la celeste curia 1D5 ; e se lo rappresenta come un altare d'oro che Cristo<br />

stesso offre al Padre 156 ; come un turibolo che fuma dinanzi alla Trinità<br />

e con il fumo del quale vanno a confondersi le preghiere che la<br />

Chiesa innalza a Dio, ciò che dà loro mirabile splendore e profumo 15T ;<br />

come fonte scaturiente dal lato aperto dell'agnello in un calice d'oro<br />

di propiziazione anche per le anime del purgatorio ns . Queste immagini<br />

e molte altre del genere non sono altro che una concretizzazione<br />

del Per Christum Dominion nostrum <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>.<br />

Quindi, il tema <strong>della</strong> suppletio come maggiore determinazione<br />

del Per Christum Dominimi nostrum, unito esso stesso al tema del<br />

cuore: quello che si fa quaggiù non ha valore dinanzi a Dio che in<br />

unione con i meriti e le preghiere di Cristo in cielo, in unione con<br />

il suo Cuore:<br />

« Un'altra volta Gertrude si studiava di cantare e recitare con attenzione<br />

le singole note e le singole parole. Ma ne era troppo spesso impedita dall'umana<br />

fragilità. Disse quindi tra sé con mestizia: ''& cosa può giovare tale esercizio<br />

per chi è tanto instabile?". Non potendo sopportare tale mestizia, il Signore le<br />

presentò come dalle proprie mani, il suo Cuore deificato nella sembianza di<br />

una lampada ardente, e disse: "ecco il mio Cuore, organo sempre dolcissimo<br />

alla veneranda Trinità. Lo pongo dinanzi agli occhi <strong>della</strong> tua mente. A lui raccomanderai<br />

con fiducia di supplire a tutto quello che tu non riesci a fare. Così<br />

tatto quello che fai apparirà sommamente perfetto ai miei occhi. Come un servo<br />

sta sempre accanto al suo padrone pronto a fare tutto quello che egli vorrà,<br />

così il mio Cuore d'or'innanzi starà sempre accanto a te affinché ad ogni momento<br />

supplisca a tutte le tue negligenze" » 159 .<br />

In fondo, Gertrude ha sempre dinanzi agli occhi il Cristo ora<br />

glorioso seduto alla destra del Padre ad interpellandum prò nobis,<br />

realtà questa che è, come si sa, il fondamento <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>. E, accentuando<br />

l'attenzione e l'affetto sull'umanità dello stesso Cristo e sul<br />

suo amore, introduce in quella visione il concetto di Sacro Cuore<br />

come simbolo di quest'amore redentore, mediatore, sacerdotale, uni-<br />

i" II, 23 p. 109.<br />

!" Per es., IV 48 p. 434 ss; IV 41 p. 416.<br />

154 IH 49 p. 219.<br />

i" V ì p. 500.<br />

"e IV 59 p. 490 s.<br />

" 7 IV 26 p. 384.<br />

"s iv 17 p. 566.<br />

"» III 25 p. 169.

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