TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

814 CAP. XXIV - I MEZZI DELLA PASTORALE LITURGICA
esegetiche e dogmatiche, ma anche nelle sue numerose prediche al
popolo 26 .
In S. Agostino il concetto di storia sacra, o come egli dice:
dispensatio, dìspensatio temporalis, historia, historia dispensationis,
administratio, narratio, ecc., domina talmente tutto il suo modo di
considerare la rivelazione che, sin dal 390 nel De vera religione scriveva
: « l'essenza di questa religione che dobbiamo seguire consiste
nella storia e nella profezia della dispensazione temporale della divina
Provvidenza per la salvezza del genere umano per riformarlo e
ripararlo per la vita eterna » 27 . La grande visione sintetica della
rivelazione come storia sacra sempre in atto rimane quindi presente
ovunque nelle opere teologiche di Agostino, tanto che si è potuto
giustamente scrivere : « L'aspetto della storia sacra costituisce non
già una qualche visuale secondaria, ma un tratto essenziale della
teologia di Agostino. Con la massima chiarezza appare dove spiega
il simbolo. Si pensi, per esempio, al De fide et symbolo, aìl'Enchiridion,
al De agone christiano, ecc. Ma questo tema erompe ovunque,
praticamente sin dal De moribus e dal De genesi contra manichceos,
ove Agostino tratta i misteri della salvezza del cristianesimo » 2S .
Il posto centrale del concetto di storia sacra nella teologia patristica
appare in piena luce, fino al sec. XII-XIII in occidente, nelle
prediche e nelle catechesi al popolo e ai catecumeni 29 . Tutta la letteratura
mistagogica, di cui abbiamo parlato nel capitolo XIX, è essenzialmente
incentrata nel concetto di storia sacra mistero di Cristo
sempre in atto visto partendo dalla liturgia dell'iniziazione cristiana.
Da notare anche che a questo genere di letteratura può ridursi già
la Demonstratio apostolicae traditionis di Ireneo che è un compendio
26 Vedi, per es., C. VAGAGGINI, La natura della sintesi origeniana e l'ortodossia
e l'eterodossia della dogmatica di Origene, in: La scuola cattolica 82
(1954), pp. 192-195. H. DE LUBAC, Histoire et esprit: l'intelligence des Écrìtures
d'après Origene, Paris 1950.
27 De vera relig. 7,13.
2 8 M. LOEHRER, Der Glaubensbegriff des hi. Augustinus in seinen ersten
Schriften bis zu Confessiones, Einsiedeln 1954, p. 186. Ivi 186-202 si tratta, in
specie, della teologia di S. Agostino intorno alla fede sullo sfondo della storia
sacra.
29 Sulla storia generale della predicazione rispetto al suo contenuto, vedi:
Y. BRILIOTH, Landmarks in the history of preaching. Donellan lectures, Dublin
1949 — London S.P.C.K. 1950. L'autore, protestante, dà un rapido panorama della
questione. Scrisse sullo stesso tema un'opera più considerevole in svedese: Predikaus
historia, Lund 1946. Vedi pure: A. NIEBERGALL, Die Geschichte der christlichen
Predigt, in: Leiturgia II Kassel 1955, pp. 181-352, con ampia bibliografia
intorno alla storia della predicazione in genere. Tra gli autori antecedenti attira
l'attenzione in modo speciale su: H. HERING, Die Lehre von der Predigt, Berlin
1905, pp. 1-247. Indicazioni anche in: E. WEISEMANN, Der Predigtgottesdienst und
die verwandeten Formen, in: Leiturgia III Kassel 1956, pp. 8-22. B. DREHEH, Die
Osterpredigt von der Reformation bis zur Gegenwart, Freiburg i.B. Herder 1951.
Tratta il tema ristretto della predica di Pasqua; ma in esso si rispecchia bene
tutto lo sviluppo della storia della predicazione in genere dal punto di vista
del carattere generale del suo contenuto. Dà anche una rapida introduzione sulla
predicazione pasquale prima del secolo XVI.