TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

838 CAP. XXIV - I MEZZI DELLA PASTORALE LITURGICA
Così è presentata in questo catechismo la materia che nei nostri
catechismi tradizionali è concentrata nella domanda: perché Dio ci
ha creati? Con la risposta: Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo
e servirlo in questa vita e goderlo eternamente nell'altra. È facile
vedere nei testi citati in che senso e con qual frutto siffatto concetto
può e deve essere fatto come scaturire dal contesto di storia sacra
mistero di Cristo sempre in atto; può e deve essere presentato nella
sua dimensione biblica e liturgica; quindi prospettato in un modo
quanto mai concreto senza rinunziare per questo alla sua formulazione
precisa ed astratta; e impegnando intorno ad esso non solo
l'intelligenza del bambino, ma anche la sua immaginazione, il suo
affetto, la sua volontà, e non solo la sua ricettività passiva, ma anche
la sua cooperazione attiva di ricerca.
Un altro esempio intorno alla spiegazione della santità di Dio,
lezione n. 9. Si prende lo spunto dal testo di Isaia 6,1-5: la visione
di Isaia nel tempio, con i Serafini che gridano: santo, santo, santo.
Quindi si spiega il testo rilevando che Dio è infinitamente elevato
al di sopra di ogni creatura, che quindi è santo e perciò è giusto e
necessario che angeli e uomini lo adorino; Egli ama sempre il bene
e ha in orrore il male e vuole che anche noi siamo santi. Poi: una
serie di riflessioni, in forma di domanda senza risposta, intorno alla
stessa materia. Quindi la domanda: perché diciamo che Dio è santo?
Con la risposta : « Diciamo che Dio è santo : 1. perché Egli è infinitamente
elevato sopra ogni creatura; 2. perché Egli ama sempre
il bene e aborrisce il male ». Segue un proponimento : « Per la mia
vita: perché Dio è santo e ha santificato anche me, voglio amare
ciò che Egli ama e aborrire ciò che Egli aborrisce ».
Parola di Dio : « Siate santi, perché Io, il Signore, vostro Dio,
sono Santo» (Lev 19,2); «Questa è la volontà di Dio: la vostra
santificazione» (1 Ts 4,3). Infine: Dalla vita della Chiesa: In ogni
santa messa ci è concesso di unirci al canto degli angeli: santo,
santo, santo, Signore, Dio delle schiere celesti. Cielo e terra sono
pieni della tua gloria. Hosanna negli altissimi ».
Se questioni che, a prima vista, potrebbero sembrare così poco
adatte per essere fatte scaturire dalla storia sacra ed essere prospettate
in un contesto liturgico, come le due questioni del fine della vita
e della santità di Dio, possono essere invece così facilmente e fruttuosamente
inquadrate nel contesto di storia sacra, contesto biblico
e profondamente liturgico, lascio pensare quali risultati dia lo stesso
procedimento quando si tratta di questioni nelle quali l'inquadramento
di storia sacra, biblico e liturgico è a portata di mano di tutti :
come della vita di Cristo e della redenzione, delle operazioni dello
Spirito Santo, della Chiesa e dei sacramenti, dei novissimi. Qui, ancora
una volta, si può toccare con mano quanto la liturgia sia veramente
il punto di convergenza in cui si concretizzano bibbia, dogma,
insegnamento e azione pastorale della Chiesa. Nonché come essa
possa e debba essere il centro a cui tutto converge nell'educazione
religiosa del bambino.