TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SATANA NELL'APOCALISSE 363
sentare il popolo di Dio, sin dal peccato di Adamo, e più particolarmente
la Chiesa stessa nella sua vita sulla terra, come la grande
posta della lotta tra Dio e Satana. Satana vi appare dunque, sia nell'una
che nell'altra serie di testi, come il grande nemico ed antagonista
di Dio. La parte che ha nella storia umana e come sia il padre
di ogni peccato e di ogni peccatore e di ogni persecuzione contro la
Chiesa, è spiegato specialmente nei capitoli 12 e 20. Il capitolo 12
contiene la celebre visione della donna e del drago. La donna descritta
coi segni che indicano splendore (12,1 cfr. Gn 37,9; Cn 6,9), che partorisce
nei dolori, che è tentata e perseguitata da Satana, sia direttamente
sia nella sua discendenza, è il popolo di Dio che solo nel
dolore e negli spasimi arriva ai tempi messianici 19 .
Il drago rosso infuocato è Satana. La sua coda che trascinava
la terza parte delle stelle del cielo fa allusione alla caduta degli
angeli che seguirono Satana. Il figlio maschio partorito dalla donna
è il Messia. Quando si dice che il drago stava pronto per divorare
il neonato, si allude alla lotta di Satana contro Cristo; e
quando si dice che il figlio maschio partorito dalla donna fu rapito
presso Dio, si allude al trionfo di Cristo nella sua risurrezione e
ascensione. La cacciata di Satana e dei suoi angeli dalle regioni del
cielo aereo sulle basse regioni della terra vuol indicare il suo spodestamento
per opera di Cristo, al cui servizio stanno gli angeli fedeli.
Allora Satana va in lotta contro la donna, cioè la Chiesa e i suoi
fedeli, e scatena persecuzioni contro di essa 20 . Tutto questo è contenuto
nel capitolo dodicesimo.
I capitoli 13 e seguenti indicano come, per ciò fare, Satana si
serve di strumenti umani ed anzitutto della forza politica religiosa
delle potenze pagane persecutrici e dei falsi profeti seduttori a loro
servizio. Quindi segue la descrizione delle persecuzioni e la distruzione
delle potenze persecutrici. La grande potenza pagana persecutrice,
l'Impero di Roma, viene distrutta. Segue un periodo di pace
per la Chiesa in cui si rafforza il regno del Messia. Satana in questo
lungo periodo di durata imprecisata (millennio) è legato e gettato
nell'abisso « affinché non seducesse più le genti (pagane) sino a
che fossero compiuti i mille anni » (20,3). Questo, nella mente dell'autore,
non implica certamente per lo stesso periodo la cessazione
di ogni male e di ogni peccato sulla terra, poiché vi saranno ancora
nazioni pagane che alla fine dei tempi scateneranno, in un ultimo
sforzo, la persecuzione generale (20,7 s). Vuol dire che, per l'autore,
nel millennio messianico, Satana è ridotto solo ad un'impotenza relativa.
Alla fine dei tempi sarà nuovamente sciolto con grande facoltà
di scatenare l'ultimo attacco alla Chiesa (20,7 s).
Insomma, quello che Matteo dice della Chiesa sotto la figura
della cittadella costruita sulla roccia ma oggetto degli incessanti
attacchi di Satana e dei suoi satelliti, l'ultimo libro del canone, pren-
19 Vedi Michea 4,9 s; Is 66,5. Non è necessario toccare la questione se nella
donna dell'Apocalisse l'autore abbia avuto in mente qualche riferimento a Maria.
20 Per tutto questo vedi i commenti al capitolo 12. Per es., Boismard 1. e.