TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

586 CAP. XIX - TEOLOGIA E LITURGIA NEI PADRI
sciuto l'uomo 109 . E per questo che la Scrittura è il libro della conoscenza
di Dio perché in esso l'uomo, attraverso gli interventi di
Dio nella storia del mondo, può vedere e sperimentare come e
quanto Dio ha conosciuto e conosce l'uomo e quindi sapere il valore
religioso di tutte le cose e come l'uomo possa e debba conoscere
Dio. Ne risulta che da'at Jahweh, gnosis tott Theou, meditazione e
penetrazione della storia sacra nelle Scritture sono intimamente
unite. L'assidua meditazione e penetrazione della storia sacra nelle
Scritture è per l'uomo eminente sorgente di gnosis.
Che la gnosis ellenistica, a parte la concezione d'un Dio personale
e trascendente che, assieme a tutte le conseguenze che ciò implica,
segna il punto di profondo divario tra il mondo ellenistico
e il mondo ebraico, dimostri non solo una notevole coincidenza
d'ideali con la gnosi giudaica, ma anche, per una parte essenziale,
una derivazione storica da essa o da una sorgente comune, sembra
ormai sempre più probabile ,10 .
Comunque, quando, nell'età subapostolica, cominciò tra i cristiani
il primo movimento notevole di maggiore approfondimento
della semplice fede, questo ideale si formulò naturalmente in termini
di gnosi che indicava, sia nella tradizione biblico-giudaica che
nell'ambiente ellenistico dell'epoca, la conoscenza religiosa superiore,
non d'ordine puramente concettuale, ma come stato psicologico
complesso d'ordine volitivo ed affettivo nello stesso tempo, implicante
preparazione e purificazione morale nel soggetto che a tale
ideale tendeva come a scopo supremo della vita. Questo ideale di
gnosi accanto ai punti generali comuni ebbe tra i cristiani le sue
caratteristiche, che- lo distinguevano dai movimenti paralleli non
cristiani, ed anche le sue diverse sfumature, tendenze e sviluppi
successivi.
Proprietà della gnosi cristiana furono l'incentramento della visione
teoretica e pratica del mondo in Cristo e nelle realtà cristiane
e la regola della fede o dei punti chiaramente ed esplicitamente proposti
dalla predicazione ecclesiastica, come base insostituibile e
norma invalicabile di ogni approfondimento di vera gnosi. Comune
tra gnosi cristiana e gnosi di tradizione giudaica fu il connettere
intimamente la gnosi con la conoscenza più profonda della storia
sacra degli interventi di Dio nel mondo come è consegnata nelle
Scritture.
Sfumature, tendenze diverse e sviluppi successivi nel concepire
l'ideale della gnosi tra gli stessi cristiani si ebbero per il fatto che
alcuni, come Clemente Romano, lo pseudo Barnaba e l'epistola a
Diogneto, sotto l'influsso più propriamente giudaico dell'ideale della
'o^Vedi Gal 4, 9. Lo stesso S. Paolo (£/ 1,1-9; 2,4-10) e S. Giovanni (1 Gv
4,10-19) diranno, con simile mentalità, che l'amore dell'uomo per Dio, presuppone
l'amore di Dio per l'uomo. Vedi J. DUPONT, Gnosis. La connaissance retigieuse
dans les épltres de St. Paul, Louvain 1949 p. 51 ss.
no Vedi E. PETERSON, Gnosi, in: Encicl. catt. VI (1951) 879ss. Meglio ancora
J. DUPONT, Gnosis, Louvain 1949 pp. 347-367. I nuovi manoscritti scoperti presso il
Mar Morto rendono la cosa sempre più sicura.