TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

CORPO MISTICO 723
Ogni giorno si sforzava di venir loro in aiuto con la sua preghiera
nel fare la quale trovava grande profitto anche per se stessa. Così,
un giorno .di Natale, durante la messa Dominus dixit, si sforzava di
rianimare il suo fervore, ma senza riuscirvi, fino al momento che
si mise a pregare per i peccatori, per le anime del purgatorio o per
coloro che sono in qualche modo afflitti. Di questa preghiera Gertrude
sentì subito essa stessa l'effetto. Ed era cosa assai abituale.
Ricordava specialmente a questo proposito una certa sera quando
si risolse, in ogni memoria che farebbe delle anime dei defunti,
ad anteporre le anime di tutti i fedeli defunti recitando la colletta:
Omnipotens sempiterne Deus, cui numquam sine spe misericordiae...,
alla memoria che era solita fare dei suoi genitori recitando l'orazione:
Deus qui nos patrem et matrem... Del che Cristo mostrò di
compiacersi grandemente 9 -. Ma è principalmente durante la liturgia,
specialmente alla messa, che Gertrude pregava per i defunti. Così,
un giorno nella vicinanza dell'Ascensione:
« All'elevazione dell'ostia, pregava il Signore per le anime di tutti i fedeli
defunti affinché si degnasse di sollevare le loro miserie anche per il gaudio
della sua gioiosa ascensione. Allora vide il Signore stendere nel purgatorio come
una lunga verga d'oro con tanti uncini quanti erano gli affetti che erano stati
diretti a Lui per le anime. Per ogni uncino alcune anime venivano estratte
fuori dei luoghi di pena nei piacevoli prati dei riposo. Da ciò comprese che
ogni volta che in spirito di carità si fa la preghiera comune per le anime, viene
liberata la massima parte di coloro che mentre vivevano nella carne si esercitarono
maggiormente nelle opere di carità» 93 .
Chiesa militante come corpo mistico e comunione dei santi. —
Tutto questo dice abbastanza che viva realtà fosse nella psicologia di
Gertrude il concetto di corpo mistico di Cristo come unione, sotto
Cristo stesso, della Chiesa militante con gli angeli, i santi e le anime
purganti. Ma non meno acuto è in Gertrude il senso della Chiesa militante
considerata in se stessa, come corpo mistico di Cristo e comunione
dei santi, con vari membri, varie funzioni, vari bisogni;
nella quale, dal punto di vista soprannaturale, per libera accettazione
di Dio, gli uni sono in qualche modo solidali con gli altri, dal momento
che Dio accetta gli interventi e i meriti degli uni a benefìcio
degli altri, e ognuno ha precisi doveri verso gli altri a beneficio di
tutto il corpo. Il concetto di Cristo che, in qualche modo, si identifica
con gli stessi fedeli suoi membri anche meno perfetti o addirittura
peccatori, trova, per esempio, forte espressione in quella
visione dove a Gertrude parve di vedere il Signore :
« Il quale nella forma del suo stesso corpo dava a vedere il suo corpo mistico
che è la Chiesa, di cui Egli si è degnato di dirsi e di essere lo sposo e il
capo. Sembrava, infatti, che nella parte destra del suo corpo fosse insignito di
regali solenni paramenti e che invece nella sinistra fosse nudo e quasi tutto
pieno di ulcere. Gertrude capì che per la parte destra si intendevano tutti quegli
eletti del Signore nella Chiesa che furono da Lui prevenuti in dolci benedi-
92 II 16 p. 87.
3 IV 35 p. 404.