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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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L'OMELIA 827<br />

proprio mistero sotto il velo dei segni sensibili ed efficaci <strong>della</strong> santificazione<br />

e del culto; proclamazione autentica e idealmente comunitaria<br />

ed ecclesiale <strong>della</strong> parola di Dio fatta da un ministro autentico<br />

<strong>della</strong> Chiesa nella lettura dei libri sacri; spiegazione idealmente<br />

comunitaria ed ecclesiale <strong>della</strong> stessa parola, come ampliamento<br />

<strong>della</strong> precedente lettura, fatta dal capo autentico <strong>della</strong> ekklesia<br />

locale; il tutto come preparazione prossima al sommo ricevimento<br />

<strong>della</strong> santificazione e al sommo culto dato a Dio nello stesso sacrificio<br />

eucaristico che segue immediatamente.<br />

Di qui si spiega lo schema connaturale e tradizionale <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong><br />

eucologica, o <strong>della</strong> parola che si voglia dire: lettura di un brano<br />

<strong>della</strong> Scrittura; omelia spiegativa; canto dell'assemblea: inno o salmo<br />

antifonato, con ritornello ripreso dal popolo; invito alla preghiera;<br />

breve preghiera in silenzio; conclusione <strong>della</strong> preghiera detta<br />

a nome di tutti ad alta voce dal presidente dell'assemblea. In questo<br />

insieme, la predica appare chiaramente come parte integrante dell'azione<br />

liturgica totale 48 . E tale appare ancora più quando alla<br />

<strong>liturgia</strong> eucologica e <strong>della</strong> parola segue immediatamente la <strong>liturgia</strong><br />

sacrificale. Cosa che, come è noto, tra i cristiani, o avvenne sin dal<br />

principio, o per lo meno molto presto, poiché già nelle notizie di<br />

Giustino le due parti <strong>della</strong> messa sono naturalmente unite e nella<br />

prima parte è esplicitamente menzionato lo schema: lettura, omelia,<br />

preghiera 49 . È cosa tanto più significativa che, come fa giustamente<br />

notare il Card. Bea 50 , questa unione immediata tra proclamazione<br />

<strong>della</strong> parola, o lettura e spiegazione <strong>della</strong> Scrittura, e sacrificio, è<br />

fenomeno proprio al cristianesimo che non s'incontra né presso i<br />

giudei, né presso i pagani; e forse risale allo stesso esempio di<br />

Cristo, il quale, alla stessa istituzione dell'eucaristia nell'ultima cena,<br />

aveva premesso diverse ammonizioni, consolazioni, insegnamenti.<br />

<strong>Il</strong> contenuto <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> come contenuto <strong>della</strong> predicazione<br />

Finalmente, quello che deve essere il contenuto essenziale <strong>della</strong><br />

predicazione, la storia sacra mistero di Cristo sempre in atto, non<br />

è altro che lo stesso contenuto essenziale <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>, in quanto<br />

48 In questa stessa prospettiva la considera la Costituzione: « Si raccomanda<br />

vivamente l'omelia, che è parte dell'azione liturgica; in essa, nel corso<br />

dell'anno liturgico, vengono presentati dal testo sacro, i misteri <strong>della</strong> fede e<br />

le norme <strong>della</strong> vita cristiana » (art. 52). La Instructio del 1964, n. 54, così<br />

spiega : « con il nome di omelia da farsi dal testo sacro si comprende la spiegazione<br />

di qualche aspetto delle lezioni <strong>della</strong> Sacra Scrittura o di qualche altro<br />

testo dell'Ordinario o del Proprio <strong>della</strong> Messa del giorno, tenuto conto sia del<br />

mistero che si celebra che delle particolari necessità degli uditori».<br />

49 Apol. I 67. Per questo schema <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> eucologica o <strong>della</strong> parola<br />

vedi J. A. JUNGMANX, Der Gottesdienst der Kirche, Innsbruck 1955, IV p. 40 ss.<br />

50 // valore pastorale <strong>della</strong> parola di Dio nella sacra <strong>liturgia</strong>, relazione al<br />

congresso di Assisi del 1956, Atti p. 99. Vedi anche S. TOMMASO, Summa I-II<br />

q 102 a 4 ad 3.

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