TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

LITURGIA COME AUCTORITAS 551
Spigolature del ricorso alla liturgia nella Somma
come a una « auctoritas » nel quadro della « quaestio »
Tutto questo vale anche per la liturgia. È questo quadro delle
auctoritates nella quaestio e nel sic et non che S. Tommaso, attraverso
tutta la teologia, anche fuori dei trattati che sono stati più
direttamente considerati sopra, fa un certo ricorso alla liturgia.
Il P. Hering, nel suo articolo sulla liturgia come locus theologicus
in S. Tommaso, rileva in tutta la Somma 57 simili ricorsi, 16 dei
quali per i trattati dei sacramenti e 41 per il resto della teologia,
compresa la morale. Non si può dire, come si vede, che questo
ricorso sia molto abbondante.
Comunque, eccone alcuni esempi. Nel trattato sull'unità di
Dio, per arguire contro l'onnipotenza divina, si cita come autorità
un'orazione del messale domenicano, in cui si dice che Dio dimostra
la sua onnipotenza massimamente perdonando ed avendo
compassione, ciò che sembra insinuare che non può fare più che
perdonare; sull'incertezza del numero dei predestinati si richiama l'orazione
Deus cui soli cognitus est numerus electorum in suprema felicitate
locandus 39 . Nel trattato sulla Trinità, per appoggiare la tesi che
in Dio le relazioni e l'essenza realmente s'identificano, si citano in un
Sed contra le parole del Prefazio : «Ut in personis proprietas » e « in
maiestate adoretur aequalitas » 40 . In favore della risposta positiva
alla questione se un modo di dire esclusivo possa essere correttamente
aggiunto a un termine che in Dio esprime una persona, si citano
le parole del Gloria : « Tu solus altissimus Iesu Christe ». Nella risposta
S. Tommaso fa osservare che il testo del Gloria aggiunge : « Cum
Sancto Spiritu in gloria Dei Patris » 41 .
Nel trattato degli angeli, in favore della tesi che gli angeli possono
essere in un luogo, si cita, in un Sed contra, un testo della liturgia
domenicana in cui si prega Dio che gli angeli abitanti in questa casa
ci proteggano 42 . Nel trattato sulla tristezza, in favore della tesi che
la contemplazione della verità lenisce la tristezza e il dolore, si citano
dalle lezioni del breviario le parole di S. Tiburzio che, camminando
sui carboni ardenti, diceva : « Mi pare di camminare sopra rose » 4S .
Nel trattato sul martirio, dibattendo le questioni se il martirio sia
un atto di fortezza, se sia un atto di virtù, se richieda essenzialmente
la morte, si ricorre ogni volta all'autorità della liturgia 44 . In cristologia
l'autorità dell'« O felix culpa... » del preconio pasquale è invocata .
: "> I q 25 a 3 obiectio 3 e ad 3; I q 23 a 7 corpo.
'" I q 28 a 2.
41 I q 31 a 4 obiectio a e ad 4.
•'- I q 52 a 1.
•>* MI q 38 a 4 corpo. Vedi anche IMI q 123 a 6.
14 IMI q 124 a 2 corpo; a 3 ad 1 e ad 2; a 4 nelle obiezioni e nelle risposte.