31.05.2013 Views

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

248 CAP. Vili - IL KYRIOS<br />

3. PERCHÉ CI È OGGI DIFFICILE COMPRENDERE<br />

LA CENTRALITÀ DEL MISTERO PASQUALE<br />

Tante abitudini mentali, nella teologia, nella spiritualità, nella<br />

prassi pastorale, ci impediscono oggi, sfortunatamente, di percepire<br />

a fondo la centralità del mistero pasquale nella vita cristiana,<br />

pur così lampante nella Scrittura, nella tradizione, nella <strong>liturgia</strong>.<br />

• Mentalità storicista positivista, che ci fa considerare la risurrezione<br />

di Cristo separatamente dalla sua passione, la sua passione<br />

e morte separatamente dalla sua risurrezione, e l'una e l'altra separatamente<br />

dai sacramenti.<br />

Mentalità prevalentemente giuridica che ci fa considerare la<br />

salvezza quasi esclusivamente in categorie di riscatto, soddisfazione,<br />

merito: per cui la risurrezione di Cristo, nell'insieme <strong>della</strong><br />

nostra salvezza, è ridotta ad un argomento apologetico che prova<br />

la sua missione divina.<br />

Mentalità di spiritualismo astratto e disincarnato che incoscientemente<br />

tende a identificare l'uomo con l'anima. Così non<br />

si comprende più il posto e il valore del corpo nella nostra salvezza,<br />

e perciò il posto e il valore dell'incarnazione, <strong>della</strong> risurrezione<br />

gloriosa del corpo, di Cristo e dei nostri corpi né i sacramenti,<br />

né il dogma di un cielo, nuovo e di una terra nuova 8 .<br />

In modo speciale: mentalità teologica generale impregnata<br />

di concettualismo astratto. Da questo deriva che nel giudicare teologicamente<br />

del valore delle cose, delle persone, degli avvenimenti,<br />

ci limitiamo alla considerazione astratta delle essenze e se mai<br />

delle proprietà necessarie sempre connesse con queste; e tutto il<br />

resto lo releghiamo tra « gli accidenti non necessari ». Così non<br />

abbiamo più occhi per l'aspetto storico e concreto delle cose. In<br />

questa prospettiva, molti non vedono più l'importanza capitale per<br />

Cristo e per il mondo <strong>della</strong> sua risurrezione dai morti.<br />

Disse un tale, buon teologo « tomista » : perché insistere tanto<br />

sulla risurrezione di Cristo? <strong>Il</strong> grande avvenimento <strong>della</strong> storia non<br />

è la risurrezione, ma se mai, l'incarnazione del Figlio di Dio.<br />

Dopo l'incarnazione, la risurrezione è un semplice episodio. Perciò,<br />

concludeva senz'altro, la grande festa non è Pasqua, ma l'annunziazione.<br />

Affermazioni piene di ambiguità, ma caratteristiche di una mentalità<br />

diffusa, molto inadatta per immedesimarsi il mondo <strong>della</strong><br />

Scrittura e quindi <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>. Cni non sente l'ambiguità nell'affermazione,<br />

poniamo: che in Giovan Battista Montini, il grande<br />

8 Vedi C. VAGAGGINI, Riflessioni sul <strong>senso</strong> <strong>teologico</strong> del mistero pasquale, in:<br />

Riv. di pastorale liturgica 2 (1964) pp. 102-112.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!