TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

DEVOZIONI E LITURGIA IN GENERE 743
Ut devotio illius concordaret cum Officiis Ecclesiae
Infatti, esaminando il caso di Gertrude, vediamo che l'abbondante
meditazione e la continua preghiera fuori dell'azione liturgica,
nella loro struttura intrinseca e nella psicologia della nostra, non
solo non soffocano i valori dell'azione liturgica o non gli sono comunque
contrarie, ma non gli sono neppure sovrapposte o semplicemente
giustapposte. Preghiera e meditazione extraliturgiche, in Gertrude,
sono ordinate e subordinate ai valori liturgici come loro preparazione
e amplificazione.
Negli scritti gertrudiani vi sono, in proposito, due esplicite osservazioni
che hanno valore di massima e che ci danno la chiave per
comprendere lo spirito delle preghiere, meditazioni ed esercizi extraliturgici
di Gertrude in rapporto allo spirito della liturgia.
« Affinché, dice la sua confidente, la devozione di Gertrude concordasse con
la liturgia (et ut devotio ipsius concordaret cum officiis Ecclesiae), nella domenica
Oculi, nel modo a lei solito, desiderò essere istruita dal Signore quali speciali
esercizi avrebbe dovuto fare durante quella settimana. Il Signore le rispose :
"Poiché ora nella liturgia si legge la storia di Giuseppe che fu venduto per
trenta denari, prendine esempio, e recitando trentatre Pater noster, compra da
me la mia santissima vita nella quale per trentatre anni ho operato la salvezza
del mondo. Quindi comunicane il frutto a tutta la Chiesa per sua vera salvezza
e mia eterna lode". Avendolo fatto, riconobbe che tutta la Chiesa era come sposa
ornata e mirabilmente abbellita dal frutto della santissima vita di Cristo » 142 .
« Un'altra volta, dice la stessa confidente, tenendo occupata la mente intorno
alla passione del Signore, capì che il fatto di ruminare le orazioni o le
lezioni della passione, del Signore ha un valore infinitamente più grande di qualsiasi
altro esercizio » 143 .
In questi due testi è da notare l'affermazione, che Gertrude era
solita curare, che le sue devozioni concordassero con la liturgia del
tempo in cui si trovava e che stimava il migliore esercizio di vita
spirituale quello di ruminare le orazioni e le lezioni' liturgiche almeno
intorno alla passione. Che queste due affermazioni, sebbene nei contesti
citati si riferiscano a due casi determinati, avessero per Gertrude
valore di massima universale, lo vediamo dal modo in cui,
fuori dell'azione liturgica, faceva preghiere, esercizi e devozioni.
Esercizi di S. Gertrude e liturgia
In questo campo, infatti, conosciamo molto bene qual era il
« metodo » di Gertrude, non solo dal Legatus — testimone già persuasivo
— ma anche dagli Esercizi- Componendo questi Esercizi, Ger- ;
trude era perfettamente del suo tempo. Già cominciando dal secolo VII"
e Vili, appare in occidente tutta una letteratura di libelli di preci,
1*2 iv 20 p. 360 s.
»« III p. 205 s.