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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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76 CAP. II - LITURGIA E SEGNI SENSIBILI<br />

le fasi dei rapporti soprannaturali tra Dio e gli uomini che costituiscono<br />

la storia sacra, si possa ripetere come principio generale<br />

quello che Origene disse a proposito <strong>della</strong> storia di Abramo : « In<br />

sacramentis enim fiunt cuncta quae fiunt » .<br />

Anzi, sappiamo che non solo la stessa legge mosaica era basata<br />

su un gran numero di riti « sacramenta », ma anche che nelle stesse<br />

religioni naturali, tanto prima che dopo la legge mosaica, riti che<br />

possono essere a loro modo detti « sacramenta » servirono e servono<br />

a Dio per salvare gli uomini 79 . Così Dio ha disposto, e quello<br />

che egli vuole, in fin dei conti, non ha altra ragione che la sua libera<br />

volontà; all'uomo non rimane altro che costatarla ed accettarla.<br />

La natura umana. — Dio però in tutto questo disegno segue un<br />

modo di agire di cui noi possiamo intravvedere la profonda sapienza.<br />

Egli non fa altro che trattare l'uomo nello stile dell'uomo,<br />

come connaturalmente lo richiede la sua natura: unità sostanziale<br />

di anima e di corpo, di spiritualità e di materialità, la cui anima<br />

spirituale conosce, e quindi si perfeziona, attraverso il corpo e le<br />

cose sensibili, e, a sua volta, si esprime e si manifesta nel corpo<br />

e nelle cose sensibili, imprimendo in.esse qualcosa di sé. A tale<br />

natura, spirito incarnato, è sommamente conveniente la via incarnata<br />

e il regime del segno.<br />

Gli antichi scrittori ecclesiastici non avevano mancato di osservarlo<br />

a proposito appunto dei sacramenta, in specie dei nostri sette<br />

sacramenti. S. Giovanni Crisostomo, per esempio, osserva circa<br />

l'eucarestia e il battesimo : « Poiché il Verbo dice : questo è il mio<br />

corpo, acconsentiamo e consideriamolo con gli occhi spirituali. Infatti<br />

Cristo, in questo, non ci ha dato niente di puramente sensibile,<br />

ma, sebbene in cose sensibili, è tuttavia tutto spirituale. Lo stesso<br />

nel battesimo; il dono è dato per una cosa sensibile: l'acqua; la<br />

cosa spirituale che si compie è la rigenerazione e la rinnovazione.<br />

Se tu fossi stato incorporeo, Egli ti avrebbe dato doni nudi ed<br />

incorporei; ma poiché l'anima è unita al corpo, in, cose sensibili<br />

ti ha dato cose spirituali » 80 . « La sapienza divina, osserva a sua<br />

volta S. Tommaso, provvede a ogni cosa secondo il modo che a<br />

ciascuna compete, e perciò si dice che "essa tutto dispone con<br />

soavità" (Sap 8,1)... Ora, è connaturale all'uomo per le cose sensibili<br />

salire alla conoscenza delle intelligibili. Un segno è quella cosa per<br />

mezzo <strong>della</strong> quale si viene alla conoscenza di un'altra. Perciò, dato<br />

che le cose sacre significate dai sacramenti sono beni spirituali ed<br />

intelligibili per mezzo dei quali l'uomo è santificato, è naturale che<br />

il significato dei sacramenti si compia in alcune cose sensibili » 81 .<br />

» '<br />

78 In Gerì. Hom. 9, 1.<br />

79 Vedi, per es., S. TOMMASO, Summa III q 61 a 3.<br />

80 Hom. 37 in ev. n. 1.<br />

31 Summa II q 60 a 4. In III q 61 a 1. S. Tommaso precisa: «Così per<br />

mezzo dei sacramenti, l'uomo è istruito convenientemente, alla sua natura; è<br />

umiliato, dovendosi riconoscere soggetto alle cose corporali, poiché è aiutato

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